REDAZIONE MONTECATINI

Profughi afghani a Montecatini, l'appello: "Servono latte e caricatori per smartphone"

Le parole della Protezione Civile, che segue il gruppo da pochi giorni atterrato in Italia. Nessun nuovo arrivo per il momento

Profughi afghani a Montecatini

Montecatini Terme, 30 agosto 2021 - «Non portate più capi d’abbigliamento per i profughi afghani". E’ questo l’appello della protezione civile che si sta occupando dell’accoglienza. "Quello che serve adesso - spiega Francesco Bentivegna, uno dei volontari della protezione civile - sono prodotti igienici, pannolini per bambini, assorbenti per le donne, shampoo, dentificrici, spazzolini, latte Mellin 1 e 2".

Servono anche cavi per la ricarica dei telefonini, l’unico sistema che i profughi hanno per comunicare con i parenti rimasti a Kabul. Nei profughi c’è ancora paura per la sorte dei loro congiunti nel paese d’origine. Servono anche medicine, ma di questo aspetto si sta occupando la Società della salute di Pistoia

Ieri si era anche sparsa la voce, rilanciata anche dall’edizione delle 14 del Tg3 dell’arrivo di un altro centinaio di profughi, oltre agli oltre duecento che si trovano in quarantena in tre hotel cittadini. Notizia che aveva colto di sorpresa anche gli amministratori comunali. Per smentirla è bastata una telefonata fra il sindaco Luca Baroncini e l’assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni.

Intanto arrivano buone notizie dall’ospedale Meyer di Firenze sulle condizioni di un ragazzo che era appunto arrivato con la famiglia in uno degli alberghi sanitari in città. Il bambino era stato ricoverato temendo una leucemia. Accertamenti medici hanno scartato questa ipotesi e per fortuna, dovrebbe trattarsi di una patologia meno grave.