REDAZIONE MONTECATINI

Marito e moglie morti nell’alluvione del 2023: “Il Comune responsabile civile”

Il terribile incidente a Lamporecchio la notte del 2 novembre del 2023 costò la vita ai coniugi Madonia. Ieri i figli e i parenti delle vittime si sono costituiti parti civili. Ex sindaco e dirigenti accusati di omicidio colposo

Antonino Madonia, 70 anni, e Teresa Perone, 65 anni

Antonino Madonia, 70 anni, e Teresa Perone, 65 anni

Lamporecchio (Pistoia), 16 settembre 2025 – Una notte di distruzione ma anche di morte, una delle più terribili che la nostra provincia ricordi, quella del 2 novembre 2023, la notte dell’alluvione che ha travolto la piana pistoiese e gran parte della Toscana. In quella notte persero la vita Antonino Madonia, 70 anni, ex macellaio di Lamporecchio, e Teresa Perone, 65 anni. Marito e moglie stavano tornando a casa dopo aver passato la serata dalla loro figlia.

La loro auto fu travolta dall’ondata della piena, in via Badalino a Mastromarco, frazione di Lamporecchio: furono trascinati senza scampo dalla furia della corrente del Fosso di Greppiano che li scaraventò nel territorio di Vinci, e dove furono ritrovati, senza vita, il giorno dopo. Per quelle morti la procura di Pistoia, il procuratore capo Tommaso Coletta e il sostituto Luigi Boccia che ha diretto le indagini dei carabinieri di Lamporecchio e della Sezione di polizia giudiziaria, hanno chiesto rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Lamporecchio, Alessio Torrigiani, l’ex vice sindaco Daniele Tronci e per l’allora dirigente dei lavori pubblici del Comune Simone Innocenti. Torrogiani e Innocenti sono difesi dall’avvocato Giovanni Sarteschi, mentre Tronci è rappresentato dall’avvocato Cecilia Turco. A tutti e tre è contestato il reato di omicidio colposo.

Ieri mattina davanti al giudice per le udienze preliminari Patrizia Martucci si sono costituite le parti civili, i parenti delle due vittime, che hanno chiesto la citazione del responsabile civile, cioè il Comune di Lamporecchio. A costituirsi parti civili sono stati i figli delle vittime, Alessio e Isabella Madonia, rappresentati rispettivamente dagli avvocati Nicola Barzagli e Gilberto Giusti, il compagno della figlia, Marco Mangoni, i nipoti Giulia e Mattia Madonia, e la nuora Maria Giuseppina Taccarelli, difesi dall’avvocato Barzagli. Secondo l’ipotesi accusatoria, la strada in cui avvenne l’incidente avrebbe dovuto essere chiusa in via precauzionale, a seguito dell’allerta meteorologica diffusa dalla Regione e dalla Provincia nei giorni precedenti.

Tutti e tre gli indagati, “sarebbero gravati da indizi di responsabilità omissiva, essendo pubblici ufficiali preposti all’adozione di cautele di protezione civile in occasione di accadimenti meteorologici importanti”. L’ex sindaco, in qualità di autorità territoriale di protezione civile e componente del Centro operativo comunale; l’ex vice sindaco, delegato alla protezione civile del Comune e componente del Centro operativo, e il dirigente dell’area tecnica lavori pubblici, quale responsabile della protezione civile. Il giudice ha rinviato l’udienza al 10 novembre.

Martina Vacca