
Riccardo Nencini
Lo storico Riccardo Nencini sabato 13 settembre alle ore 17 sarà ospite della rassegna ’Acqua in bocca ma non troppo’ allo stabilimento termale Tettuccio. Intervistato da Simona Peselli parlerà di ’Matteotti e Mussolini: la lbertà negata’. Nencini, che riveste anche il ruolo di presidente del Gabinetto Vieusseux, ha firmato ’Solo’ e ’Muoio per te’, due libri dedicati a Giacomo Matteotti. "All’inizio del ‘900 - spiega Riccardo Nencini - l’Italia incorre in una gravissima crisi che sfocerà nel ‘mussolinismo ‘ e di conseguenza nel ‘fascismo ‘. Saranno in pochi a combattere quel fenomeno totalitario . Uno tra questi sicuramente sarà Giacomo Matteotti. Tra Mussolini e Matteotti il conflitto è aperto e diventerà una resa dei conti che vedrà apparentemente vincitore Mussolini". Matteotti viene brutalmente ammazzato. "Nonostante questo – continua Nencini –- non sarà assolutamente sconfitto, perchè sul suo sacrificio nascerà l’Italia libera e civile della Repubblica". Matteotti fu il primo vero antagonista di Mussolini ed è stato anche il fantasma che ha aleggiato sul Fascismo per tutta la durata della dittatura. In ’Solo’ Riccardo Nencini ricostruisce in forma romanzesca , con la precisione dello studioso , la passione dell’uomo politico e la creatività del narratore, la vita di questo grande eroe italiano. Da queste pagine emerge il ritratto emozionante e commosso di una stagione cruciale della nostra storia, Matteotti appare come un personaggio coraggioso e solo, come tutti di autentici eroi. "L’amore è come la guerra – scrive Nencini – trova sempre il modo per uccidere. Che sia l’amore sentimentale oppure per un’idea capace di smuovere passioni così radicali da far precipitare in un abisso oppure al centro della vita". Sarà Velia, l’amatissima moglie, a rendere invulnerabile , l’intransigenza morale di Matteotti quando gli scrive: "Non ti è più concessa nessuna viltà, dovesse costarti la vita". Una vita d’inferno , un amore sconfinato. Una vedova bianca che non condivide con lui la passione politica e tuttavia resta al suo fianco. "Matteotti è detto ’Solo‘ – sottolinea Nencini – perchè incarna una visione delle cose e un retroterra culturale non comuni. Riformista, certo, ma con una vasta esperienza internazionale".