
Lo scultore pesciatino Libero Andreotti
Venerdì 19 settembre, alle 17, nei locali della Gipsoteca nel Palazzo del Podestà, si inaugura la mostra ‘Libero Andreotti a Stoccolma 1920 – Esposizione d’Arte Decorativa Italiana – Sala 8’, che rimarrà aperta al pubblico fino al 7 gennaio. Curata da Claudia Massi e Claudio Pizzorusso, la mostra ripercorre la partecipazione dello scultore pesciatino alla Prima Esposizione d’Arte Decorativa Italiana, ospitata nel 1920 dalla Liljevalchs Konsthall di Stoccolma. Quella svedese fu un’iniziativa concepita negli anni immediatamente successivi alla Prima Guerra Mondiale, volta a smentire la convinzione che l’arte decorativa italiana non fosse che una ripetizione secolare degli stessi prodotti tradizionali; frutto di una collaborazione tra comitati italiani e svedesi, curata dal pittore e decoratore Guido Balsamo Stella, da sua moglie, la pittrice Anna Åkerdhal, e dall’artista Edward Hald, entrambi svedesi, mise in luce il meglio delle arti applicate italiane. Nella Sala 8, l’unica dedicata a un singolo artista, Andreotti espose nove sculture in bronzo e una serie di arredi da lui progettati, affermandosi come protagonista di un momento chiave nel confronto tra tradizione e modernità. La mostra ripropone quell’esperienza, con la ricostruzione dell’allestimento della Sala 8. "In Svezia – ricorda Pizzoruso – Andreotti riuscì a coniugare il vissuto e le influenze francesi con le proprie origini italiane, lucchesi, pesciatine, con modelli quali Donatello e Jacopo della Quercia, oltre ad alcuni esempi di scultura lignea medievali che si trovano anche a Pescia".
L’esposizione svedese rimase aperta dall’11 novembre al 31 dicembre, e fu oggetto di numerose recensioni, oltre cento: i giornalisti scandinavi ebbero modo di scoprire un’Italia diversa da quella degli stereotipi. All’interno dell’Esposizione fu realizzata anche un’osteria tosco-napoletana, Il Grappolo d’Oro, che ospitò serate in cui erano proposte specialità della cucina di tutta Italia. E obiettivo degli organizzatori della mostra pesciatina è quello di organizzare una serata gastronomica anche in occasione della mostra, che sarà presentata da Carlo Sisi, uno fra i massimi conoscitori dell’arte italiana a cavallo fra ‘800 e ‘900.
Emanuele Cutsodontis