
La scomparsa di Pippo Baudo, protagonista per tante stagioni in diretta dal Teatro Verdi, riaccende il dibattito sull’organizzazione degli eventi...
La scomparsa di Pippo Baudo, protagonista per tante stagioni in diretta dal Teatro Verdi, riaccende il dibattito sull’organizzazione degli eventi capaci di fare promozione e di attirare turisti in città. L’ex sindaco Alberto Lapenna, ricordando il presentatore appena scomparso, ha sottolineato la necessità di percorrere questa strada, ricordando il suo impegno in questo senso. "Con Mario Maffucci, capostruttura di Rai Uno ai tempi dei grandi successi con Baudo – ha sottolineato l’ex sindaco e assessore allo spettacolo - avevo proposto all’amministrazione Bellandi, prima, e a quella Baroncini, di realizzare un concorso per la Donna d’Italia. I sindaci del paese avrebbero dovuto votare la personalità femminile che più si era distinta in vari settori nel corso dell’anno. La finale sarebbe stata trasmessa da Rai Uno, ma non ho avuto risposte. Stesso esito ha avuto l’idea di un ultimo dell’anno trasmesso in diretta dalle 20 alle 4". L’incontro tra Baudo e Lapenna, all’inizio degli anni Ottanta, oltre a sancire l’arrivo di Serata d’Onore a Montecatini, dette il via a una grande amicizia, mai interrotta nel corso degli anni. Tutto iniziò quando l’allora sindaco Lenio Ricconi, dette la delega di assessore al turismo e allo spettacolo, con l’incarico di curare i rapporti per gli eventi al giovane esponente socialista. Lapenna, insieme a Inigo Cortesi, indimenticabile patron del Teatro e all’albergatore Renzi Taddei, su suggerimento di Sergio Bernardini, l’uomo della Bussola, ebbero un contatto a Roma con l’allora capostruttura Maffucci. La Rai, in quel periodo, stava cercando luoghi diversi rispetto agli studi televisivi dove realizzare programmi, per dare più spazio al pubblico e alle sue emozioni. Maffucci fece un sopralluogo a Montecatini e ne rimase colpito in modo favorevole. Dopo il sopralluogo di Maffucci, ci fu l’incontro con Baudo, da cui la delegazione montecatinese fu accolta con grande umiltà e sensibilità, come ricorda Lapenna.
Da.B.