
Via Marconi dopo l’abbattimento dei pini (Goiorani)
Ammontano a 17 i pini che nell’area di viale Marconi, tra la rotonda e il confine con Pieve a Nievole, che, dopo aver raggiunto la fine della loro esistenza, sono stati abbattuti. Squadre si operatori sono state impegnate nei lavori in questi ultimi giorni. Una soluzione inevitabile, anche a causa dei possibili crolli delle piante ormai morte. Negli ultimi anni, purtroppo, a Montecatini, sono avvenuti fin troppi episodi di questo genere. I pini, pianta simbolo del benessere negli anni d’oro del termalismo, possiede radici assai invasive, capaci di creare gravi danni al manto stradale.
Per il momento, le coppe degli alberi abbattuti restano nelle aiuole. L’operazione di estrazione comporta sempre possibili danni ai marciapiedi e alle strade e, in base alle valutazioni dei tecnici comunali, è stato deciso di togliere le celle quando saranno eseguiti gli interventi di rifacimento, per i quali esistono già le risorse che saranno prese dall’avanzo di bilancio di 2,5 milioni di euro. Resta aperta la questione delle piante che andranno a sostituire i pini abbattuti, una scelta legata a criteri arborei e ai vincoli della Soprintendenza. I pini sono considerati ormai una pianta non adatta per un contesto urbano, secondo molti esperti e ricercatori. La loro presenza in città, in base alle valutazioni di specialisti, può essere limitata a parchi pubblici. L’impianto radicale di questo albero tende ad allargarsi e, con grande forza, riesce a danneggiare l’asfalto, causando i rigonfiamenti ben noti in viale Bustichini, con problemi per la circolazione. La chioma di piante del genere, inoltre, è molto difficile da gestire.
I tecnici del Comune si sono accorti che, negli anni passati, per alcune ripiantumazioni sono stati utilizzati cipressi molto piccoli. Alcuni sono stati rubati, mentre altri hanno subito atti di vandalismo. Per questo, l’idea di fondo è quella di utilizzare piante con almeno 3-4 anni di vita, per i nuovi innesti. I costi non dovrebbero essere particolarmente elevati. In ogni caso, la procedura sarà decisa in base alle prescrizioni della Soprintendenza.
Il sindaco Claudio Del Rosso ricorda che l’abbattimento dei pini è stata una scelta inevitabile, visto che le piante erano arrivate al termine della loro vita. "Sono nato a 300 metri da viale Marconi – ricorda – e questa decisione mi è dispiaciuta. Visti i crolli avvenuti negli ultimi anni, era necessario agire. I lavori per l’estrazione delle ceppe, il rifacimento di strade e marciapiedi saranno coperti dall’avanzo di bilancio. Adesso andremo a vedere quali piante indicherà la Soprintendenza per la sostituzione dei pini".
Daniele Bernardini