
Uno scatto della festa del Liceo Lorenzini finita al centro delle cronache dopo i problemi causati dalla baby gang che si sarebbe resa protagonista di un lancio di sassi sui partecipanti all’evento
Grazie all’intervento delle forze dell’ordine, sono stati identificati i ragazzini che si sono resi protagonisti di tanti atti vandalici e azioni anche violente nei confronti dei residenti e dei frequentatori della zona compresa fra i giardini pubblici di piazza Matteotti e Valchiusa. "Sono stati presi provvedimenti – conferma il sindaco Riccardo Franchi –, tant’è vero che negli ultimi giorni non si sono verificati altri casi. E ci auguriamo che non se ne verifichino più, altrimenti ci troveremmo costretti a prendere provvedimenti ancora più seri nei confronti dei ragazzi, che grazie alla collaborazione e all’ottimo lavoro delle forze dell’ordine sono stati tutti identificati".
Il primo cittadino, accompagnato dai rappresentanti delle forze dell’ordine, ha incontrato le famiglie e redarguito i ragazzi. Dopo i fatti di lunedì scorso, a Parco Valch, quando i maturandi del Liceo Lorenzini nel corso di una festa sono stati presi a sassate,, martedì si erano ripetuti, penetrando nella sede del Rione San Michele. Erano circa le 22 quando nella sede del Rione, in via San Michele, era in corso una riunione. I ragazzi della cosiddetta baby gang hanno trovato aperto il cancello, e sono entrati. "Non hanno rubato né rotto niente – afferma la vice presidente del Rione, Serena Fantozzi –, noi abbiamo chiamato i carabinieri, e quando i nostri ragazzi hanno sceso le scale si sono allontanati".
Nei mesi scorsi erano state numerose le segnalazioni da parte dei cittadini. A essere presi di mira, in particolare, gli anziani che frequentano il circolo a pochi passi dalla sede del Rione. Alcuni ci raccontano che domenica pomeriggio, al momento di uscire dalla tombola, hanno trovato un gruppo di ragazzi a riprenderli con il cellulare. Ieri, sulla vicenda, era intervenuto Gregorio Stiavelli, segretario comunale della Lega e responsabile provinciale del suo gruppo giovanile. "Un episodio sconcertante – afferma, riferendosi all’episodio di Parco Valch – che conferma la pericolosità crescente di quella che, ormai, non si può più chiamare bravata, ma vera e propria delinquenza minorile organizzata. Queste non sono ragazzate, ma atti intimidatori e violenti".
Emanuele Cutsodontis