
È appena uscito in libreria il nuovo libro dell’ex sindaco di Montecatini Terme, Amedeo Bartolini, per anni docente di italiano...
È appena uscito in libreria il nuovo libro dell’ex sindaco di Montecatini Terme, Amedeo Bartolini, per anni docente di italiano e latino al liceo scientifico Coluccio Salutati. Anche questo lavoro, tra letteratura e storia, è stato edito dalle Edizioni Polistampa di Firenze all’interno della collana del "Centro di studi sulla civiltà toscana fra ‘800 e ‘900" della Fondazione Spadolini Nuova Antologia. Il titolo di questa ultima ricerca di Bartolini è stimolante per tutti gli appassionati di letteratura e di storia risorgimentale: "’Un po’ repubblicano...’ - Giusti e Mazzini e i democratici della toscana del primo Risorgimento".
Dopo il primo saggio del 2019 ("Riscoprire Giuseppe Giusti. Religiosità e modernità") questa nuova ricerca fa emergere i rapporti, le affinità, i legami e le specificità che hanno caratterizzato gli incontri e le diversità tra Giusti, Mazzini e i democratici toscani nella prima metà dell’Ottocento. Emerge così che Giuseppe Giusti non può essere incasellato nella categoria politica dei "liberali moderati" della Firenze del suo tempo; infatti lui stesso, come asseriva in un verso di un suo sonetto composto sul finire del 1849 (pochi mesi prima di morire), volle definirsi "...un po’ repubblicano...". E l’anno prima, nel settembre di quel turbinoso 1848, già prima che Leopoldo II affidasse il governo del Granducato di Toscana ai democratici Montanelli e Guerrazzi, Giusti aveva composto i versi della satira La repubblica, nella quale dichiarava di non rifiutare la proposta politica di Mazzini: "Non mi pare idea sì strana / la repubblica italiana / una e indivisibile".
Infatti Giusti, eletto per tre volte nel parlamento toscano, volle farsi promotore del dialogo e della collaborazione tra i moderati vicini a Gino Capponi e i democratici mazziniani, nella prospettiva della guerra contro l’Impero asburgico e dell’unificazione dell’Italia.
Da.B