ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Una ferita rimarginata. Messa in sicurezza la casa bombardata

Liberata dai ponteggi dopo decenni di proteste dei cittadini di Avenza. Obiettivo dell’amministrazione è farne un luogo della Memoria. .

La strada adiacente alla casa storica bombardata ad Avenza

La strada adiacente alla casa storica bombardata ad Avenza

Con la messa in sicurezza della casa bombardata di via Gino Menconi l’amministrazione comunale ha rimarginato una ferita del centro storico in maniera definitiva. Erano decenni che cittadini e commercianti ne chiedevano la messa in sicurezza, e dopo tante promesse finalmente la casa bombardata è stata liberata da ponteggi, transenne e reti di contenimento.

Adesso il passo successivo sarà quella di farne un luogo della memoria, come proposto dalla Pro loco sulla via Francigena. Un sito di interesse comuna ma anche un luogo che ricorda una tragedia, quella della Seconda guerra mondiale che ad Avenza ha fatto numerose vittime. Grazie a questo intervento da 50mila euro i pedoni non dovranno più scendere dal marciapiede mentre percorrono la via Menconi, e potranno accedere a via Luni. La ditta incaricata di eseguire i lavori ha tolto i ponteggi proprio in questi giorni. Il manufatto in questione si trova proprio dietro la chiesa di San Pietro e da sempre per gli avenzini rappresenta un luogo simbolo: nei bombardamenti aerei che colpirono Avenza il 12 e il 22 maggio 1944, in cui persero la vita 52 persone e altre 56 rimasero ferite, di quella casa era rimasta solo la facciata pericolante, per questo transennata per decenni.

Averla restaurata e messa in sicurezza equivale a un giorno di festa, che è stato salutato calorosamente dopo infinite battaglie per ridare decoro a questa zona centrale e storica di Avenza. Lo scorso anno in occasione dell’ottantesimo anniversario della casa bombardata, simbolo di dolore e memoria per la comunità di Avenza, cittadini e poeti avevano reso omaggio alle vittime, e chiesto all’amministrazione che il rudere venisse messo in sicurezza dopo anni di promesse non mantenute.

Nello specifico i lavori hanno previsto la demolizione di intonaci e murature, scavi lungo la base della sezione muraria e rimozioni delle travi in legno, oramai deteriorate dal tempo e loro sostituzione. Interventi di consolidamento della muratura e delle fondazioni esistenti, stuccatura e finitura dell’intonaco. Lo scopo dei lavori è stato quello di garantire stabilità alla struttura ed eliminare eventuali crolli, e contemporaneamente di rendere di nuovo fruibile il varco di passaggio da via Gino Menconi a via Luni, come detto chiuso da decenni per la presenza delle reti di cantiere lungo il marciapiede prospiciente "Con la messa in sicurezza della facciata è stato possibile restituire tutta quell’area alla fruizione pubblica – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Elena Guadagni -. Si tratta di lavori che Avenza attendeva da anni e per questo ci siamo impegnati a portarli a termine. In questo modo non solo abbiamo riaperto il collegamento tra via Menconi e via Luni, ma abbiamo anche restituito maggiore sicurezza a una delle strade principali di Avenza liberando finalmente il marciapiede. Consapevoli di quanto quel luogo significhi per tutta la cittadinanza vogliamo ora proseguire con la sua riqualificazione. Il nostro obiettivo è di farne una piccola piazza, un luogo di memoria e di socializzazione. Per poter procedere con questa seconda fase di lavori dovremo attendere la conclusione di alcuni passaggi burocratici - conclude l’assessore Guadagni nello spiegare queste importanti novità che cambiano la prospettiva di Avenza-, tra cui la conclusione di una procedura di esproprio, ma siamo determinati a portare a termine anche questo progetto".