
Il carcere di Massa conta 270 reclusi a fronte di soli 102 posti disponibili
Sono in corso le indagini della Procura per fare luce sulla morte del giovane tunisino di 25 anni che si è impiccato in cella dopo aver provato a togliersi la vita anche il giorno prima. Il giovane era agli arresti domiciliari da un anno, poi per una revoca della misura era stato destinato al carcere di Massa dov’era arrivato il 16 luglio. In seguito al tentato suicidio, era stato sottoposto a una visita sanitaria e successivamente spostato di cella. La Camera Penale di Massa Carrara esprime profondo cordoglio. "L’evento dimostra come anche contesti relativamente virtuosi, come l’istituto di Massa, non siano immuni da tragedie che interrogano a proposito delle attuali condizioni in cui versa l’intero sistema penitenziario – afferma in una nota –. La struttura, infatti, pur non raggiungendo i livelli critici di altri istituti, è da tempo interessata da sovraffollamento e carenza di personale. Non si può negare l’evidenza: il carcere da luogo di punizione e rieducazione sta sempre più diventando luogo di contenimento di disagi psichici e sociali. A farne le spese sono i reclusi, gli operatori e il personale tutto e, in definitiva, una società intera. La Camera Penale continuerà le proprie visite e accessi e collaborerà con chiunque in tutte le meritorie iniziative volte a considerare il momento detentivo come una proposta di riabilitazione e recupero, rispettoso della dignità umana".
Duro il commento di Rifondazione comunista. "La tragedia nel carcere di Massa mette ancora una volta in luce il problema del sistema penitenziario Italiano. Carceri sovraffollate, condizioni di vita inumane, strutture fatiscenti, assenza dei minimi presidi. Il problema viene da lontano, viene da un sistema penitenziario che non si è mai posto seriamente il tema costituzionale della rieducazione della pena. Negli ultimi anni si è esacerbata una cultura fortemente repressiva, che ha visto produrre sempre più reati e non ha mai voluto affrontare il tema delle carceri, della loro sostenibilità sociale, spendendo però centinaia di milioni di euro per creare di fatto un carcere per immigrati in Albania. Per questo ci pare abbastanza ipocrita la posizione della Lega di Massa che chiede di poter fare sopralluoghi in carcere. Nella nostra provincia siamo ancora in attesa del garante dei detenuti, un piccolo passo nella direzione di ascolto e diritti".