
Mirko, 19 anni, vive a Castelnuovo Magra
Castelnuovo Magra (La Spezia), 23 luglio 2025 – "Ci sono storie che vanno raccontate perché fanno bene all’anima e accendono la speranza: questa è una di quelle". Incipit migliore non poteva esserci. Cuore di mamma, dirà qualcuno, perché di questo stiamo parlando. In realtà la vicenda di Mirko, 19enne con sindrome di down residente a Castelnuovo Magra, travalica le definizioni e spalanca le porte alla fiducia nel genere umano. Grazie al suo talento e a chi ha creduto in lui, a partire dalla mamma Sara, il giovane ha ottenuto la possibilità dal 26 giugno di effettuare un tirocinio formativo estivo al ristorante “La terrazza del delfino“, a Marina di Carrara, coronando un sogno frutto di sacrifici e forza di volontà.
Mirko, che quest’anno ha frequentato la quarta all’alberghiero di Massa, ha avuto come professore di sala Lorenzo Pianini al biennio, senza mai più perderlo di vista. "A quattro settimane dall’inizio del tirocinio – racconta Sara, docente di lettere di origini versiliesi – posso dire che il bilancio è estremamente positivo. È una sfida importante per lui e una scommessa grande per me. E finora è una piccola grande vittoria. Perché il contesto fa la differenza. E un contesto accogliente e ben organizzato, come quello che abbiamo trovato, ha reso possibile l’inserimento di Mirko nel lavoro. Questa è una storia d’integrazione in corso".
Sara ha voluto vedere con i propri occhi come lavora suo figlio e una sera ha mangiato a “La terrazza del delfino“ provando un’emozione non spiegabile a parole. La sua mente è andata a quando Mirko fece lo stage a febbraio alla pasticceria “Pandolce caffè“ a Massa, portando pasticcini e cappuccini ai clienti, fino al percorso da barman al “Principe di Piemonte“ di Viareggio grazie all’Associazione italiana persone down (Aidp) Versilia, a cui è iscritta, e la serata di beneficenza al “Joseph“ di Marina di Pietrasanta organizzata sempre da Aipd, che da anni segue con progetti e iniziative volte alla socializzazione e all’autonomia i ragazzi come Mirko.
"Ho fatto di tutto per stimolarlo e dargli un futuro dignitoso – prosegue – affinché possa sviluppare il suo potenziale ed essere integrato in questa società che è piena di sfide e a volte di difficoltà di inserimento, ma che spesso ci lascia sorpresi in modo positivo. Vorrei che fosse un messaggio di speranza per le famiglie. C’è tanto lavoro da parte mia, ma anche tante risposte da istituzioni, scuola e altre realtà".
Senza contare la presenza altrettanto fondamentale del fratello Federico, di 10 anni, con cui Mirko condivide la passione per la bici, i giochi da tavolo e tanto altro. "Ringrazio di cuore il professor Pianini per aver creduto in lui – conclude – e il ristorante, che ha saputo accogliere, valorizzare e inserire la diversità in un contesto organizzato, sensibile e consapevole. E poi il Centro per l’impiego di Massa per la collaborazione e la disponibilità. Ma soprattutto Mirko: un ragazzo forte che si sta costruendo le sue ali".