DANIELE ROSI
Cronaca

"Stop ai rapporti con Israele". Raccolta di firme

Sinistra Italiana Carrara raccoglie firme perchè l’Italia interrompa i rapporti commerciali con Israele. "È evidente – sostiene il partito –...

Sinistra Italiana Carrara raccoglie firme perchè l’Italia interrompa i rapporti commerciali con Israele. "È evidente – sostiene il partito –...

Sinistra Italiana Carrara raccoglie firme perchè l’Italia interrompa i rapporti commerciali con Israele. "È evidente – sostiene il partito –...

Sinistra Italiana Carrara raccoglie firme perchè l’Italia interrompa i rapporti commerciali con Israele. "È evidente – sostiene il partito – che Israele sta ignorando completamente il diritto internazionale e i diritti umani e che non si fermerà fintanto che un numero sempre maggiore di istituzioni non interromperanno ogni rapporto col governo di Netanyahu. Per questo, domani, abbiamo organizzato a Carrara, in via San Piero, una giornata su Palestina e disarmo: dalle 17, con ospiti da tutta Italia, discuteremo di boicottaggio, disarmo e solidarietà".

Saranno presenti la giornalista collaboratrice di Altraeconomia Elisa Brunelli, Simona Borioni, responsabile della campagna No Teva di Bds Italia, Sharif Hamad, palestinese collaboratore della campagna ’acqua per Gaza’ e Michele Borgia dello staff della Freedom Flottilla. Seguirà, alle 18.30, al teatro di terra, la presentazione del libro ’Hassan e il genocidio’ di Hassan Selmi (nella foto), in collegamento da Gaza, Raffaele Oriani da Trieste e Marcella Brancaforte, che porterà anche la mostra che sta girando tutta Italia ’Be my voice’. A chiudere una cena solidale con piatti palestinesi a cura del Circolo dei Baccanali.

"Sempre più Comuni, Regioni, Università stanno interrompendo i rapporti col governo israeliano – afferma Sinistra Italiana – attuando quel che il governo Meloni si rifiuta di fare. Per questo chiediamo con forza al Comune di Carrara, a quello di Fivizzano e agli altri che si vorranno aggiungere di fare la loro parte e di prendere spunto da Sesto Fiorentino, dove nelle farmacie comunali sono state bloccate le vendite dei farmaci generici Teva, azienda implicata nell’occupazione dei territori palestinesi, a favore di farmaci equivalenti. Lanceremo una raccolta firme per mostrare alle istituzioni locali che la cittadinanza vuole che si prenda una posizione netta di opposizione al genocidio".