
Il documento di alcuni docenti: "Siamo di fronte a una catastrofe inaudita"
Una raccolta firme per Gaza partita dai docenti dell’Alberghiero. "Siamo di fronte a una catastrofe umanitaria di dimensioni inaudite – dice il documento firmato da 63 lavoratori –, le cui ripercussioni dureranno per decenni. Come docenti, sentiamo il dovere di esprimerci contro il genocidio in Palestina, perché il nostro ruolo di educatori ed educatrici ci impone di difendere i diritti umani, promuovere la giustizia e coltivare nei nostri studenti una coscienza critica e solidale. Pensiamo quindi che il mondo della scuola debba prendere posizione ed esprimere il proprio sdegno per il massacro della popolazione palestinese. E poiché l’indignazione di per sé non basta, è necessario chiedere con forza al Governo, per prima cosa, un’azione decisa di politica estera per la fine dei bombardamenti su Gaza, la distribuzione immediata di aiuti umanitari e il ritiro dell’esercito Israeliano dalla Striscia. Occorrono azioni concrete, tra cui l’interruzione di ogni collaborazione, la cessazione della vendita di armi e la revoca del memorandum di intesa sulla cooperazione nel settore militare con lo Stato di Israele. I bambini e le bambine palestinesi sono nostri alunni, sono nostri figli. E la scuola ha il preciso compito di occuparsi del presente: non si può rimanere inerti davanti all’orrore di questi mesi. Condanniamo quindi il genocidio che lo Stato di Israele sta commettendo contro i cittadini e le cittadine di Gaza e chiediamo che tutto questo abbia fine adesso".