
Dal 16 al 19 maggio una delegazione composta da rappresentanti della rete di ong e associazioni AOI, parlamentari, eurodeputati, giornalisti,...
Dal 16 al 19 maggio una delegazione composta da rappresentanti della rete di ong e associazioni AOI, parlamentari, eurodeputati, giornalisti, accademici ed esperti di diritto internazionale si è recata a Rafah, al confine tra Egitto e Striscia di Gaza, per cercare di entrare nel territorio palestinese e portare un messaggio chiaro: non si può affamare un popolo, gli aiuti umanitari devono passare e il genocidio in atto da parte di Israele deve essere fermato. Un’azione di solidarietà concreta e coraggiosa, che ha voluto rompere il silenzio e sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla gravità della crisi umanitaria in corso. Della delegazione hanno fatto parte anche gli aretini Alfio Nicotra (Un Ponte Per) e Paolo Pezzati (Oxfam Italia). Per questo Arezzo per Gaza ha deciso di organizzare un incontro pubblico dal titolo "I nostri occhi su Gaza- stop complicità" per condividere le esperienze dirette e le riflessioni maturate durante questo viaggio. L’appuntamento è perquesta sera, presso il Centro giovani Onda d’Urto: uno spazio che, non a caso, da anni ospita iniziative di impegno civile, sociale e culturale. L’incontro con Alfio Nicotra e Paolo Pezzati inizierà intorno alle 20.30, ma già a partire dalle 19 sarà possibile ritrovarsi per un aperitivo conviviale e introduttivo alla serata.
E dalle 22 in poi, le parole lasceranno spazio alla musica con il concerto di Alessandro Fiori, poeta e grande musicista che porterà la sua voce e la sua sensibilità in questo momento di incontro e condivisione. Sarà un’occasione importante per ascoltare testimonianze dirette da una dei teatri di guerra più drammatici e simbolici del nostro tempo, denunciare le responsabilità politiche e internazionali di quanto sta accadendo. Rafforzare il legame tra comunità, cultura e impegno politico significa oggi schierarsi apertamente contro l’ingiustizia e l’indifferenza.
L’iniziativa è promossa da una rete di associazioni e realtà del territorio. "Stiamo organizzando una serata completa per denunciare l’obbrobrio dello smantellamento senza nascondimenti del popolo palestinese – dice Alessandro Fiori - per piangere insieme, per condividere l’ansia nel vedere tutta la letteratura pacifista del 900 volatilizzarsi di fronte a questa passione ciclica per il culto della morte e quindi giovedì 12 giugno ci vediamo al centro giovani Onda d’urto di Villa Severi ad Arezzo, vi invito anche se sembra un ossimoro il fatto che io da anziano mi esibisca in un centro giovani".