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Cronaca

Sanità: già 2600 interventi nel nuovo blocco dell’Ospedale del cuore

Gli ottimi risultati ad un anno dall’inaugurazione. “Un enorme passo in avanti anche nell'organizzazione del lavoro”

Ospedale del Cuore di Massa

Massa, 31 maggio 2024 – Oltre 2600 interventi, di cui 300 su piccoli pazienti, incremento della chirurgia mini invasiva e sale adatte al lavoro di team multidisciplinari. Ecco i numeri del nuovo blocco operatorio dell'Ospedale del Cuore, a Massa (Massa Carrara), ad un anno dalla sua inaugurazione.

Un investimento da 17,7 milioni di euro, spiega una nota, cofinanziato dalla Regione Toscana, il più grande dalla nascita dell'Opa, il progenitore dell'Ospedale del Cuore. Si tratta di quasi 3.200 metri quadrati con sei sale (una in più del vecchio blocco) di cui una ibrida, fiore all'occhiello del nuovo blocco. Grazie ai suoi oltre 100 metri quadrati e alla dotazione tecnologica d'avanguardia, sono stati eseguiti all’interno della sala ibrida interventi di altissima complessità che hanno richiesto la presenza di team multidisciplinari. «La sala ibrida - spiega il dottor Giuseppe Santoro, direttore dell'unità operativa di Cardiologia pediatrica – ha consentito, con l'impiego delle tecniche più innovative,  una stretta collaborazione tra cardiochirurgo ed emodinamista, permettendo loro di lavorare come una squadra unica, con l'obiettivo del miglior risultato per il paziente. Il nuovo blocco operatorio costituisce un sicuro volano per un migliore, più personalizzato e meno impattante trattamento di pazienti pediatrici e adulti». Per il dottor Marco Solinas, direttore della Unità operativa complessa di Cardiochirurgia adulti, «questo primo anno del nuovo blocco operatorio ha segnato un enorme passo in avanti anche nell'organizzazione del lavoro, ma ancor di più ci ha consentito di spingere le tecniche di chirurgia mininvasiva cardiaca, già utilizzate in Monasterio, al massimo delle loro possibilità. La sala ibrida offre una piattaforma su cui costruire una nuova chirurgia cardiaca sempre rivolta al paziente e sempre più mirata alle sue condizioni fisiopatologiche».