REDAZIONE MASSA CARRARA

Ricostruirsi per essere integri: verità di Fumettibrutti

Il racconto di sé in piazza Gramsci. Gli eventi di oggi .

Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, è intervenuta ieri con una conferenza. alla Camera di commercio

Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, è intervenuta ieri con una conferenza. alla Camera di commercio

Con la sua voce tagliente e poetica, Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, ha portato a Con-Vivere una testimonianza intima e politica nel segno della fragilità. Nell’incontro ’Tutte le mie cose belle sono rifatte’, presentato dalla giornalista Simona Maggiorelli, l’autrice ha messo a nudo il proprio percorso creativo ed esistenziale, mostrando come la fragilità possa diventare forza e la ferita trasformarsi in linguaggio.

Artista capace di mescolare autobiografia e denuncia sociale, Fumettibrutti ha costruito un linguaggio nuovo nel panorama del fumetto contemporaneo, crudo e insieme lirico, in grado di raccontare la complessità del vivere al di là delle etichette. "Farsi a pezzi per raccontare la propria integrità", così ha definito il suo percorso: un atto di smontaggio e ricomposizione che non riguarda solo il corpo e l’identità, ma anche la possibilità di riscrivere il mondo da prospettive plurali. La sua narrazione, intima e pubblica allo stesso tempo, diventa anche politica: la testimonianza personale si intreccia con una riflessione collettiva sulla libertà, sul riconoscimento e sull’autenticità. È una costruzione e ricostruzione continua – ha spiegato –, dove le cicatrici non vengono nascoste ma trasformate in segni di forza. Il suo percorso artistico e umano è la dimostrazione che la pluralità non è solo convivenza di voci diverse, ma anche possibilità di riconoscere la complessità dentro ciascun individuo. L’autrice rivendica così la bellezza della molteplicità interiore, quella che nasce dalle fratture e dalle ricomposizioni. Nel contesto di un festival che quest’anno ha scelto come tema il ’plurale’, l’incontro con Fumettibrutti è divenuto uno dei momenti più simbolici, mostrando come le storie individuali possano aprire nuove strade di comprensione e come l’arte possa farsi strumento di resistenza, rinascita e verità.

La giornata conclusiva di Con-vivere si apre alle 17 in Corso Rosselli con la conferenza di Stefano Allievi ’Diversità e convivenza. Le conseguenze culturali delle migrazioni’, presenta Simona Maggiorelli. Spazio anche alla conferenza itinerante ’Un impero al plurale’ nel sito archeologico di Fossacava a cura del direttore Stefano Genovesi. In Accademia alle 17.30 l’incontro ’I paesaggi mescolati. Perché capire il territorio apre alla diversità’ con il naturalista e geologo Frederick Bradley. Si passa a palazzo Binelli alle 18 con Marco Gervasio in ’I mille mondi di Topolino’, un viaggio alla scoperta di retroscena sui personaggi Disney, presenta Rebecca Toppetti. Alla stessa ora ’Legami che curano. Educare, informare, partecipare’ all’Istituto Figlie di Gesù a cura di Nausicaa. Si prosegue con la conferenza itinerante ’Le strade della Street Art’ con Marco Cirillo Pedri che parte da piazza Accademia alle 18.30. Alle 19 in corso Rosselli ’Perfette sconosciute. Artiste che la storia ha preferito tacere’ di Jacopo Veneziani, uno sguardo sull’arte al femminile. In contemporanea a palazzo Binelli l’incontro ’A pensar male…Si discrimina’ con Matteo Schianchi. Segue alle 19.15 alle Figlie di Gesù Carlo Manfredi in ’Risposta ai farmaci’. Alle 20 in Accademia poi la conferenza di Giovanna Pizzanelli su ’Il valore della partecipazione civica’, presenta David De Filippi. In contemporanea alla tradizionale degustazione a cura dell’Alberghiero a palazzo Binelli alle 20.30, il concerto ’Poi con Sir Falstaff, tutti andiamo a cena’ a cura del Circolo Amici della Lirica A. Mercuriali. Chiude il festival il concerto in piazza Alberica dalle 21.30 di Eugenio Bennato & Taranta Power.

Francesco Marinello