
Inaugurazione a Pontremoli del restauro della lunetta del Cambiaso
Tanti fedeli in chiesa alla Santissima Annunziata per l’inaugurazione del restauro della lunetta ’Creazione’ del pittore genovese Luca Cambiaso che la dipinse nel 1588 assieme alla pala d’altare raffigurante l’Adorazione dei Magi, anch’essa sottoposta a restauro e già riconsegnata alla fine dello scorso mese di luglio. Un momento significativo a cui hanno preso parte il parroco don Lorenzo Piagneri, la soprintendente ai Beni Culturali Angela Accordon con il restauratore Nino Silvestri e il sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri.
"Nel corso della cerimonia è stato presentato il restauro complicato, ma riuscito molto bene - spiega don Piagneri -. La lunetta è stata ricollocata sulla porta della sacrestia, mentre il dipinto dell’Adorazione dei magi è all’interno del tempietto. Un ottimo lavoro che valorizza le opere d’arte così come efficiente è l’impianto di illuminazione. Abbiamo messo in cantiere anche il recupero di un’altra tela del Garofalo che speriamo si possa restaurare. Il restauro è durato diversi mesi perché hanno dovuto intervenire sul quello precedente dovendo risolvere i problemi di dilatazione delle tavole che influivano negativamente sull’opera. Colgo l’occasione per ringraziare la Soprintendenza che ha finanziato il restauro con circa 40mila euro".
La chiesa fu costruita alla fine del Quattrocento in seguito a un’apparizione della Vergine, davanti a un’edicola affrescata con l’Annunciazione. I lavori iniziali furono affidati a Maestro Biagio da Firenze, a cui subentrò Maestro Martino da Lugano. L’edificio è lungo la statale della Cisa, poco fuori il centro di Pontremoli, ed è collegato ad un convento degli Agostiniani. Ha una navata unica, con presbiterio sopraelevato. La facciata attuale è una ristrutturazione moderna (rifatta nel 1937). Tra le opere d’arte più significative c’è un tempietto marmoreo ottagonale Situato al centro della navata, racchiude l’antica immagine dell’Annunciazione che è oggetto della devozione. Costruito con marmi policromi di Carrara, è attribuito alla scuola di Andrea Sansovino o ad un allievo, forse il Tribolo (1526-1527 circa).
Poi c’è un affresco dell’Annunciazione (immagine miracolosa). Originariamente qui vi era l’edicola dove vi fu l’apparizione, ora l’immagine miracolosa di artista ignoto (fine XV secolo) è conservata all’interno del tempietto, dietro l’altare, visibile solo tramite una finestra laterale, bassa. Ma tutta la chiesa contiene elementi di grande valore artistico. "Sono trascorsi 45 anni dal recupero effettuato dai carabinieri – ricorda -. Dopo un lungo restauro l’opera è tornata nella chiesa per essere ammirata dai fedeli".
Natalino Benacci