
Il mondo di Alessandro Rabuffi, fatto di colori e paesaggi, si racconta fino a fine agosto nella mostra allestita...
Il mondo di Alessandro Rabuffi, fatto di colori e paesaggi, si racconta fino a fine agosto nella mostra allestita nell’androne dell’ex Palazzo di giustizia in piazza della Repubblica a Pontremoli. Nato a Pontremoli, figlio d’arte, Alessandro Rabuffi è un pittore autodidatta che ha iniziato la sua carriera artistica nel 1996. Da allora, le sue opere hanno attraversato confini nazionali e internazionali, esponendo in mostre personali e collettive in tutta Italia e all’estero. La sua arte, caratterizzata da una profonda connessione con la natura e un uso armonioso del colore, ha catturato l’attenzione di critici e appassionati, guadagnandosi numerosi premi e riconoscimenti accademici anche ad alti livelli. "La mia passione per la pittura – spiega Rabuffi – nasce soprattutto grazie a mio padre, Giorgio, che ci ha lasciati non molto tempo fa, ottimo grafico e pittore, ma anche a mio zio, Alessandro Domenicale. In casa ho respirato l’atmosfera artistica e mi è venuto naturale seguire le loro orme, anche se non è successo subito. Sin da bambino ero portato per l’arte e i miei insegnanti avevano consigliato ai miei genitori di iscrivermi al liceo artistico, ma Carrara era lontana, ci sarebbe stato il problema degli spostamenti e in più sembrava una scuola che non potesse dare un vero futuro". Quindi la scuola per geometri, il lavoro a Cremona fino al 1996 e la ripartenza dalla pittura:. "Ho iniziato a esprimere me stesso sia tramite il verismo toscano applicato al paesaggio, prendendo spunto da quello autoctono e dal nostro mare locale, ma anche tramite opere concettuali informali". Rabuffi è stato anche la mano del logo di “Lunisiana Soul” per il celebre cantante Zucchero Fornaciari. La mostra è aperta con orario continuato.
Anastasia Biancardi