Una grande festa per Fernando Petroli, insignito dell’Obelisco, premio cittadino giunto all’11° edizione, e per il teatro dialettale e in lingua in una serata che ha raccolto nel parco di Villa Cuturi centinaia di appassionati. Franco Frediani, l’organizzatore, ha ancora una volta fatto centro: dopo la sua video intervista ("un vero e proprio film") al premiato – molto gradevole e accompagnata da ripetuti applausi – ha ceduto il microfono a Fabio Cristiani, che ha condotto da par suo la cerimonia. Petroli, nel suo saluto, ha ricordato "che questo premio che mi è stato attribuito e con onore ricevo deve essere condiviso con tutti coloro che in questi lunghi anni mi hanno accompagnato come attore e regista nelle varie compagnie massesi con le quali ho spesso e volentieri varcato i nostri confini. Come quando con la regia di ‘El percico arfiurito’ proprio di Cristiani nel 1997 vinsi il premio della Federazione italiana dei teatri amatoriali. Una conferma che ciò che facciamo a Massa ha le carte in regola per competere in tutta Italia".
E proprio sull’importanza del teatro ha insistito, elogiando Petroli, il sindaco Francesco Persiani dopo avere consegnato l’Obelisco. "La realtà teatrale di Massa – ha detto - è variegata e importante. Nella nostra candidatura a Capitale della cultura 2028 partiremo da quella. Petroli ha dimostrato di essere un maestro e un esempio per tutti". Persiani ha parlato di un fermento che merita di essere sostenuto e di un teatro, il Guglielmi, che sarà sempre a disposizione di chi vorrà portare la propria esperienza e la propria passione al pubblico; e il Comune sosterrà le varie associazioni meritorie del territorio. Quanto il teatro sia importante e come deve essere vitale lo hanno ripetuto anche Riccardo Jannello e Paolo Giannotti, entrambi già insigniti dell’Obelisco, che hanno ricordato come loro siano cresciuti con Petroli che è stato a lungo a fianco dei genitori, Giovanni ed Ernesto, e addirittura regista di un lavoro di Giannotti junior. E d’altronde lo stesso Fernando aveva ricordato i due compagn di viaggio. Collaboratori e amici che sono saliti sul palsconecio di Villa Cuturi, la stupenda scalinata, per portare il loro saluto e la loro testimonianza: Maria Rosa Cavazzuti e Filippo Badiali; Roberto Borghini, Roberto Battistini e Rita Cappelletti; Irene Baruffetti e Barbara Bassi; Anna Maria Glavina, Lena Bigi, Silvio Benedetti e Galeano Fruzzetti; Federico Mariotti; Rosanna Nicolini. A tutti Fernando ha regalato, recitando con la sua enorme tecnica e passione, la iconica poesia “Ti auguro tempo” di Elli Michler, un inno al futuro. E Fabio Cristiani, nella sua “sorpresa” finale, ha letto “Fate mio dio” di Ubaldo Bellugi che fece parte della prima edizione di “Pan fatto ‘n cà”. Alla fine lunghi abbracci per Petroli chiamato a firmare il simpatico opuscolo preparato per per lui da Frediani.