CRISTINA LORENZI
Cronaca

Plurale e insieme. La ricetta di Mortari per un futuro più sano

La curatrice di Con-Vivere illustra le scelte di questa ventesima edizione "Filosofi e studiosi che hanno lavorato sull’importanza delle relazioni".

Luignia Mortari, curatrice della ventesima edizione del festival Con-Vivere

Luignia Mortari, curatrice della ventesima edizione del festival Con-Vivere

Sarà un festival che aiuterà a pensare, a riflettere sull’importanza delle relazioni, sulla necessità dell’uomo di intrecciare rapporti. ’Plurale’ è il tema voluto da Luigina Mortari, curatrice della ventesima edizione di Con-Vivere, il festival di filosofia voluto dalla Fondazione cassa di risparmio di Carrara. Mortari ha confezionato una ’quattro giorni’ dedicata all’importanza dell’aggregazione.

"Non esiste buona politica se non è rivolta al bene di tutti" dice la filosofa Mortari nel suo libro ’La sapienza politica’ (Raffaello Cortina editore) che si propone di delineare una grammatica dell’agire giusto. Partendo da Socrate e Platone, Mortari spiega come fin dai greci fosse chiara la necessità di una politica che fosse cura dei cittadini e della qualità della vita. "L’uomo, come diceva Hannah Arendt è singolare e plurale. Mai come in questo momento – spiega Mortari – la partecipazione plurale dei cittadini è importante. Un periodo di violenze personali e politiche, di guerre, un periodo in cui c’è il vivo rischio del venire meno delle democrazie, con l’imposizione delle tirannie". Mortari punta sull’importanza dell’educazione: "lo stesso Socrate affermò che se non c’è educazione a stare insieme, senza cura dell’anima non ci può essere cura della comunità. La società deve tornare a recuperare quelle energie del dopoguerra quando dalla Costituzione si partì per costruire un senso culturale della vita. Da qui gli interventi sulla scuola, sui centri di aggregazione, sui luoghi della cultura: tutti progetti che consentirono la rinascita democratica. Interventi adesso vanificati e soffocati da un neoliberismo che che punta a dare concretezza a esigenze singole, a profitti personali. E’ difficile tornare a recuperare quelle energie; adesso i social aiutano al disgregamento. Si vede dall’ansia dei giovani, dalla dimensione di grande isolamento, dall’aumento degli psicofarmaci. Adesso ci sono le influencer che parlano dell’inutilità della cultura e dello studio. Si fa sempre più fatica a portare i giovani a sviluppare quel senso critico necessario ad acquisire un buon profilo culturale. Bisogna ripartire dai luoghi della cultura, dalla scuola, agire su più fronti. Sui luoghi di lavoro, dove le persone trovino quella dimensione di umanità e quei diritti che consentano una vita dignitosa. Insistere sull’educazione ambientale, su una sanità aperta a tutti".

Intento della filosofa Mortari è realizzare a Carrara quel laboratorio che riporti alla dimensione umana. "Ho invitato filosofi e pensatori che hanno lavorato sulla pluralità – illustra così le sue scelte –. Fra questi Umberto Galimberti che ha sempre avuto uno sguardo attento a questa dimensione, Laura Boella che ha approfondito l’importanza dell’empatia, Stefano Mancuso e Giovanni Storti che affronteranno l’importanza della vita vegetale, a sapienza ecologica. Non può esserci buona qualità della vita senza educazione ecologica. Ancora Daniel Lumera che si occupa di ricostruire la sapienza orientale con tecniche che consentono di conoscere e scoprire la nostra vita. Roberto Saviano, impegnato da sempre sulle relazioni, Eraldo Affinati, un grande scrittore e insegnante che si occupa degli ultimi, Matteo Lancini, psicologo che ci introdurrà nel vissuto degli adolescenti".

Pertanto dall’11 al 14 settembre il centro di Carrara sarà interessato da conferenze, incontri con filosofi, giornalisti, storici che declineranno in modi diversi il tema della pluralità, dell’importanza per l’uomo di interconnettersi e creare relazioni. Oltre a una ventina di incontri di parola, anche spettacoli, teatro, laboratori per bambini e una città che, come in ogni edizione, veste il suo abito migliore per accogliere con ristoranti, menu tipici e locali aperti.