
La conferenza all’Autorità portuale
MASSA CARRARAPiano regolatore portuale: ci vuole una soluzione alternativa, un nuovo progetto. Lo ribadiscono i Paladini Apuoversiliesi, e non da ora, dopo la conferenza del deputato della Lega Andrea Barabotti sul porto di Carrara e il suo futuro. "La vera novità è questa – dice la presidente dell’associazione Orietta Colacicco – sta nel fatto che è necessario superare le conflittualità createsi rispetto al Piano regolatore attraverso l’individuazione di soluzioni alternative, che significa individuazione di una soluzione meno impattante, o attraverso una soluzione nuova, o guardando alle 10 soluzioni progettuali proposte della relazione generale del Piano, come tra l’altro vuole il Ministero dell’Ambiente nel cui parere allegato al decreto di chiusura di Vas é compresa la prescrizione di specificare il perché di 10 soluzioni e l’impatto di ognuna di esse".
"C’é un problema enorme – continua Colacicco – e si chiama erosione, specie a Marina di Massa, ed è quella già creata dal porto sin dagli anni Venti del secolo scorso, quando iniziarono i lavori, un problema che si duplicherebbe con l’ampliamento del porto. Perché di ampliamento stiamo parlando, di 140mila metri quadrati, tanti quanti due volte la piazza Rossa a Mosca. Con un prolungamento del molo di sopraflutto di 450 metri. Qui sta il punto. Come si fa a non capirlo o, peggio, a far finta di niente? Secondo l’onorevole Barabotti nel procedere della conflittualità creatasi fra economia del porto ed economia turistica se non si individua una chiara visione, che non nuocia e agli uni e agli altri si andrà avanti all’infinito e si terrà il porto così com’è, bloccandolo".
"Il progetto – concludono i Paladini – è lacunoso, poggia specie sulla morfodinamica su dati vecchi e superati, come sottolinea la relazione tecnica da noi commissionata all’Università di Pisa che fa parte delle nostre osservazioni . Che cosa può succedere? Una sospensione di giudizio sin tanto che non ci saranno prove certe che l’ampliamento non porterà erosione, rassicurazione richiesta dai sindaci di Massa, Forte dei Marmi e Pietrasanta con una lettera ai ministri interessati. E poiché con tutta probabilità, fatte tutte le prove, emergerà che il progetto attuale incrementerà l’erosione si arriverà alla necessità di un altro progetto. I Paladini sono per una razionalizzazione, un ammodernamento, scongiurando un ampliamento. E non si parli di mitigazioni dopo le opere di ampliamento, vale a dire di compensazione. Le mitigazioni immediatamente necessarie sono per i danni già causati dal porto danneggiando tutto il litorale apuano e oltre. Tornando alla conflittualità, serve un tavolo fra gli ’stakehoder’ del porto e quelli dell’economia turistica, alla