
Annununciato a Noceto e Castelpoggio un punto di primo soccorso con ambulanza nelle 24 ore "Anche se sistemate la frana da noi non prenderete più un voto, non state neanche a venire" .
L’avevano detto e hanno mantenuto la promessa: ieri pomeriggio una sessantina di residenti di Castelpoggio e Noceto si sono presentati in consiglio comunale per raccontare a giunta a consiglieri comunali tutti i disagi che stanno vivendo a causa della frana che ha isolato le due frazioni dalla città.
Ma i risultati sono arrivati, a cominciare da un punto di primo soccorso con ambulanza in loco 24 ore su 24 al ripristino delle corse degli autobus. La vicesindaca Roberta Crudeli ha spiegato che la Provincia, ente di competenza per la strada, inizierà i lavori entro la fine di settembre e che termineranno entro 45 o 60 giorni. Crudeli ha poi rassicurato che a partire da domani nella ex sede della Pro loco sarà allestita una guardia medica e che in paese stazionerà 24 ore su 24 un’ambulanza della pubblica assistenza, mentre a partire da giovedì saranno ripristinate tutte le 11 corse dei mezzi pubblici. Ma anche che sarà potenziata l’illuminazione del tratto di strada che dalla frana conduce a Noceto. I cittadini delle due frazioni sono anni che mettono in guardia Comune e Provincia sul rischio frane, e nelle scorse settimane le loro paure si sono materializzate. Oltre quella già avvenuta ora rischia di crollare anche parte del versante montano sotto Noceto.
A parlare in consiglio comunale a nome delle frazioni e dei circa cinquecento residenti sono stati Andrea Morelli e Lucia Lunardelli, che in due distinti interventi hanno messo in luce tutti i disagi che gravano su di loro. I bambini devono percorrere a piedi la frana per salire sugli scuolabus e in mattinate come quella di ieri si sono bagnati dalla testa ai piedi. Poi ci sono stati casi di persone che si sono sentite male e per arrivare al Noa con l’ambulanza ci hanno messo quasi due ore, dal momento che per raggiungere il piano si deve passare da Vallecchia. Lunardelli ha anche evidenziato che chi abita a Noceto per andare a casa deve lasciare l’auto lungo la strada e fare un pezzo a piedi nel bosco. Un fattore che penalizza tutte le donne che rincasano dal lavoro con il buio o che rientrano semplicemente da una cena, a cui adesso stanno rinunciando per la paura di subire un’aggressione e non essere ascoltate in caso di bisogno.
"C’è poco da dire sulla frana, solo che per noi abitanti è un grosso problema - ha detto Andrea Morelli - ho 75 anni e una situazione come questa non l’ho mai vista. La situazione è gravissima e nel corso degli anni la mancata manutenzione ha provocato numerosi cedimenti dalla Torretta fino ai paesi. Per la messa in sicurezza non c’è più tempo da perdere. Proponiamo un punto di primo soccorso in paese, visto che ci sono stati casi in cui i soccorsi sono tardati ad arrivare". "Dove erano le autorità quando segnalavamo il pericolo di frane? - ha aggiunto Lucia Lunardelli -. La cosa che fa sorridere è che due giorni dopo la frana ci è arrivato da pagare il bollettino del Consorzio di bonifica per la pulizia dei fossati, che in realtà non è mai avvenuta. Per noi ogni pioggia e una roulette russa, ce li mandereste voi i vostri figli a camminare sulla strada con la frana quando piove?". Sembrava tutto risolto, ma poi alla fine qualcuno a voluto ribadire che "anche se ci aggiustate la strada non prendete più un voto, non state neanche a venire in paese sotto elezioni".