ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Nuovo polo di logistica. Gruppo Grendi diventa più forte con Perioli: "Ma serve altro spazio"

La società di trasporti marittimi deterrà il 70 per cento dell’azienda. Importante sinergia per sviluppare i collegamenti con il Nord Africa. La famiglia Musso auspica l’approvazione del piano regolatore portuale.

La società di trasporti marittimi deterrà il 70 per cento dell’azienda. Importante sinergia per sviluppare i collegamenti con il Nord Africa. La famiglia Musso auspica l’approvazione del piano regolatore portuale.

La società di trasporti marittimi deterrà il 70 per cento dell’azienda. Importante sinergia per sviluppare i collegamenti con il Nord Africa. La famiglia Musso auspica l’approvazione del piano regolatore portuale.

di Alfredo Marchetti

"Servono maggiori spazi per crescere. Confidiamo nel nuovo piano regolatore portuale. I problemi? Si possono attuare analisi e poi correzioni" A parlare è Antonio Musso, amministratore delegato del Gruppo Grendi, operativa nell’ambito dei trasporti marittimi e della logistica, all’indomani di un’importante acquisizione per la società nata nel 1828, ovvero il 70 per cento di Dario Perioli Spa, operatore con servizi specializzati e complementari, con particolare attenzione ai collegamenti merci con l’Algeria e il Nord Africa. Perioli è stata fondata nel 1908, con un fatturato di 30 milioni di euro, e vanta oggi 600 clienti e circa 100 dipendenti. Grendi e Perioli daranno vita a una piattaforma operativa italiana capace di presidiare i flussi commerciali tra Europa e Nord Africa, grazie a una rete di servizi intermodali, collegamenti marittimi e competenze doganali integrate.

"La combinazione delle competenze e degli asset delle due realtà – spiega Antonio Musso – consentirà di ottimizzare rotte, ridurre tempi di transito e aumentare l’efficienza operativa, generando valore per clienti e partner lungo la catena logistica. Viene inoltre valorizzata la complementarità dei servizi delle due realtà, con sinergie industriali tangibili e immediate. L’esperienza del gruppo Dario Perioli sul trasporto di merci tradizionali e alla rinfusa bene si affianca al trasporto containerizzato del nostro gruppo che oggi opera con una flotta di 4 navi. È un esempio di integrazione effettiva nel sistema portuale Marina di Carrara-La Spezia che mette insieme storia, prospettive e voglia di crescere e punta ad una realtà da 150 milioni di euro di fatturato e circa 350 persone".

Il 30 per cento rimarrà a Michele Giromini, amministratore delegato. "Siamo entusiasti – dichiara – di entrare a far parte del Gruppo. L’operazione rappresenta un importante riconoscimento del percorso compiuto dal nostro team, che con impegno e competenza ha consolidato la nostra identità e la fiducia del mercato. La partnership con Grendi rafforza il modello logistico integrato dove le nostre competenze si combinano in modo complementare con l’esperienza e le infrastrutture del gruppo, generando sinergie industriali immediate e una visione strategica comune. Guardiamo al futuro con determinazione, pronti a valorizzare le nostre persone, ampliare l’offerta e contribuire allo sviluppo convinti che le sinergie che nasceranno porteranno benefici concreti ai nostri clienti, ai nostri collaboratori e a tutti gli stakeholder".

"Questa acquisizione rappresenta un passo strategico nel nostro percorso di crescita" ha sottolineato Costanza Musso, amministratrice delegata Gruppo Grendi, che nel 2024 ha avuto un fatturato consolidato di 118 milioni di euro circa, +20 per cento rispetto al 2023. "L’unione con un’azienda – prosegue – che stimiamo e la sostenibilità al centro del nostro modello di sviluppo con lo statuto benefit, ci consentono di ampliare la capacità di risposta alle sfide attuali e future del mercato. Nel 2028 celebreremo insieme 320 anni di storia: 200 anni di esperienza di Grendi e 120 di Perioli, un patrimonio di conoscenze che rappresenta una solida base per affrontare con efficacia le evoluzioni del settore".

Come nasce questa operazione? "Nasce per tre motivi – prosegue l’amministratore delegato Musso – il terminal di Perioli è un valore aggiunto per lo sviluppo di nuove attività. Il gruppo è presente in alcuni paesi del Nord Africa e questo ci offre grandi opportunità per l’espansione. Infine c’è la sfera umana manageriale, che rispecchia i nostri valori. L’operazione iniziata a ottobre si è concretizzata in questi giorni. Perioli resterà con il suo marchio: le due realtà distinte, con attività diverse, opereranno in sinergia. Siamo già presenti in Nord Africa, con il servizio Sardegna-Tunisi e ora con un primo viaggio ad Algeri, ma grazie alla Perioli rafforzeremo la nostra presenza con altre tipologie".

La famiglia, arrivata nel 2016 in porto, ha visto una crescita costante: "Se rifarei questa scelta? A occhi chiusi. Carrara sarà nei prossimi anni ’Home port’, dove puntiamo a crescere sempre di più. Però servono spazi: confidiamo sul nuovo piano regolatore portuale. Siamo disponibili a studiare i problemi che questo cambiamento potrebbe portare, effettuare analisi per mitigare eventuali effetti. Sarà però necessario allargare, le aree senza invadere altre zone, per crescere ancora".