
Il governatore in chiusura della festa della Cgil ha puntato sull’economia "Il segretario dell’Autorità portuale dovrà essere un carrarino".
Magliette rosse e bandiere pro Palestina ieri sera a ca’ Michele dove ospite della festa della Cgil c’era Eugenio Giani presidente della Regione, Rossano Rossi segretario regionale Cgil e Nicola Del Vecchio segretario provinciale. Il nostro territorio al centro del dibattito: presenti nel folto e attento pubblico la sindaca Serena Arrighi, la vicesindaca Roberta Crudeli, e la più volte citata negli interventi nuova capo delegazione marmo di Confindustria Federica Guadagni, il presidente del consiglio comunale Cristiano Bottici, il presidente di Confartigianato Sergio Chericoni, Massimo Balzi del Circolo Mazzei di Pisa.
Si è cominciato con Nicola Del Vecchio che ha detto che la nostra provincia non deve essere un territorio di periferia ma parte integrante della Toscana e che servono politiche capaci di garantire competitività territoriale, e un ruolo pubblico contrapposto alla rendita e che generi sviluppo: fondamentale in questo senso il ruolo del Consorzio Zona che venga dotato dalla Regione di un fondo di rotazione per l’acquisizione di nuove aree che favoriscano il manifatturiero, in particolare il riferimento è alla ex Sindial che tornerà in questi giorni disponibile.
Mentre Giani, stimolato dalle domande della giornalista Barbara Antoni ha affrontato il tema dell’erosione dicendo che è progetto bandiera Pnrr (da Massa a Grosseto 23mila chilometri quadrati di coste, 5 province su dieci si affacciano sulla costa) per cui sono stati stanziati 96 milioni di euro, e che verranno destinate risorse regionali per un progetto sperimentale che accoglie suggerimenti dalle associazioni di categoria. Ma soprattutto Giani ha detto che nonostante questo il porto deve essere ampliato a ogni costo, e non per le navi da crociera ma per favorire lo sviluppo industriale: "Quando General Electric assorbì il Pignone eravamo molto preoccupati, ma allora erano 3.400 dipendenti, oggi 6mila. Mi sento tranquillo finché c’è questa multinazionale. Il porto va sostenuto e ampliato". Porto avanti tutta quindi, ma non solo. Il manifatturiero è elemento fondamentale nella nostra regione, non solo turismo e attività commerciali. "Credo nella reindustrializzazione. Devono essere potenziate le infrastrutture per ritrovare la centralità. In questo modo la zona può diventare addirittura centrale per la Toscana e non sentirsi più la Cenerentola della regione". Giani si è inoltre impegnato nei confronti del territorio a far sì che a fronte della presidenza dell’Autorità di sistema portuale assegnata a Spezia il segretario generale sia appannaggio di Carrara.
E sul marmo, Giani si è detto disposto ad "assestare" la Legge 35/2015 ma "occorre la consapevolezza che il marmo è parte del nostro Dna e non occorrono atteggiamenti integralisti a favore del paesaggio, del lavoro o dell’impresa". Con un’apertura sul fronte della lavorazione: "Intravedo grandi potenzialità nel futuro con la lavorazione". Sul fronte occupazione, 128mila nuovi posti di lavoro in Toscana nei cinque anni di Giani, che si appresta alla ricandidatura, mentre l’indice di occupazione è passato dal 65,5 al 70,9, il che significa che su 100 persone abilitate, 71 lavorano.