NATALINO BENACCI
Cronaca

Nel Verde della Resistenza. Trekking con rievocazione

Escursione nei luoghi del comandante Facio coi racconti del partigiano Massari. Dentro la storia con la messa in scena di un’imboscata da parte di alcuni figuranti.

Nel gruppo intergenerazionale la giovanissima Carlotta di 9 anni fino al veterano Luciano, che di anni ne ha 83

Nel gruppo intergenerazionale la giovanissima Carlotta di 9 anni fino al veterano Luciano, che di anni ne ha 83

Tra natura e storia sulle orme del comandante partigiano Facio. L’escursione “Nel Verde della Resistenza“ tra Capanne di Baselica, passo del Borgallo e Lago Verde di Cervara organizzata dalla Coop La Guinadese sabato scorso orientata dalla guida ambientale ed escursionistica Marco Cacchioli ha richiamato un folto gruppo di partecipanti da Toscana, Liguria ed Emilia Romagna. La Valle del Verde è una delle gemme nascoste del Comune di Pontremoli, incastonata nella parte settentrionale del territorio e attraversata dal torrente Verde. Questa valle è un vero scrigno di natura, storia e spiritualità: disseminata di piccoli borghi in pietra come Guinadi, Baselica, Cervara e San Lorenzo, è punteggiata da maestà, edicole sacre e ponti medievali. Le cascate nei pressi di Guinadi e Farfarà, così come il Lago Verde, offrono paesaggi mozzafiato e un’atmosfera incontaminata. Cervara, uno dei borghi più alti, è celebre per i “faciòn“, sculture apotropaiche scolpite tra il XVI e il XVII secolo, pensate per allontanare gli spiriti maligni. Da lì si può proseguire fino al Lago Verde, un piccolo bacino lacustre a oltre 1.000 metri d’altitudine, perfetto per escursioni e picnic estivi. La valle è anche attraversata da antichi percorsi come la Via del Brattello e la Via degli Abati, rendendola ideale per gli amanti del trekking e della mountain bike.

Non solo natura questa montagna profuma di storia e di eroismo, non per nulla gli organizzatori hanno voluto creare un omaggio a Dante Castellucci detto Facio, una delle figure epiche della Resistenza nel territorio pontremolese. Il partigiano aveva operato con i fratelli Cervi in Emilia, dopo essere fuggito dal carcere di Parma, riparò sull’appennino a cavallo tra Emilia, Toscana e Liguria e dopo la morte del comandante del “Picelli“ Fermo Ognibene ne prese il posto per coraggio e qualità militari. L’escursione si è trasformata in un percorso intergenerazionale, dalla giovanissima Carlotta di 9 anni al veterano Luciano di 83 anni. Ma ha avuto anche momenti emozionanti con la rievocazione di un’imboscata partigiana messa in scena dai figuranti Gabriele Bielli e Mattia Tresanini nei panni dei partigiani. Al Lago Verde un’altra sorpresa con il partigiano della classe 1926 Giuseppe Massari, che ha raccontato numerose imprese del periodo. Alla fine tutti hanno rivolto un ringraziamento particolare a Cristina Cassetto e Alessandro Bianchi per la qualità del ristoro e ad Alessia Biagi che ha assistito i partecipanti nell’escursione con la figlia Carlotta.

N.B.