
Gli abitanti di Battilana ci riprovano e chiedono maggiore decoro, una viabilità più sicura ma soprattutto di poter tornare a...
Gli abitanti di Battilana ci riprovano e chiedono maggiore decoro, una viabilità più sicura ma soprattutto di poter tornare a utilizzare la ex scuola della frazione. Una ferita aperta, quella dell’ex complesso scolastico, negli anni passati fiore all’occhiello del comitato Battilana che ci organizzava sagre, feste e garantiva a tutti un centro di socializzazione in una frazione dove non c’è veramente nulla.
A farsi portavoce dei residenti un gruppetto di abitanti capitanati da Riccardo Bertoloni che dice: "o ci danno risposte alle domande che abbiamo fatto o andiamo in consiglio comunale". A lamentarsi di degrado, mancanza di spazi di aggregazione e viabilità pericolosa anche Edgardo e Giovanni Guadagni, Vito Russo e Adelmo Della Zoppa che anche se non propriamente di Battilana alle ex scuole elementari è molto attaccato.
"Questo centro l’ho inaugurato io nel 1994 quando era sindaca Emilia Fazzi Contigli – dice Della Zoppa – e ora è completamente abbandonato, nonostante le numerose richieste per rimettere in sesto la ex scuola che i residenti a più riprese hanno fatto", conclude. "A noi basta che facciano i lavori straordinari alla scuola, il resto lo finiamo da soli - aggiunge Bertoloni -, dall’amministrazione ci hanno risposto che per i lavori servono circa 50mila euro e che dovevamo trovarci gli sponsor da soli. La viabilità a Battilana è inesistente non solo perché manca la segnaletica, ma perché le strade sono strette, basterebbe allargare la via per consentire il passaggio di auto contemporaneamente".
"Quando piove in via Macchino si allaga tutto per un accumulo di terra - aggiunge Edgardo Guadagni -, l’ultima volta l’ho rimosso io da solo, ma basterebbe un po’ di manutenzione". "Senza contare la discarica che c’è nella zona artigianale - conclude Bertoloni -, oltre ad essere strette e pericolose le strade sono piene di buche, come in via Pontremoli o in via Sarzana. Vogliamo delle risposte alle pec che abbiamo inviato in Comune e alla raccolta firme che abbiamo depositato. In caso contrario andremo in consiglio comunale a dire la nostra".