
Perlio Baratta, ex assessore al Bilancio del Comune di Massa, rimasto in carica fino all’inizio del 2023
"Il Polo dovrebbe saper bene come sono andate le cose, perché la crisi di Evam non è di oggi. E’ una crisi che noi abbiamo trovato nel 2018 quando a seguito della due diligence, allora commissionai i revisori del tempo, emersero tutta una serie di criticità". A parlare, aggiungendo un nuovo capitolo al ’caso Evam’ che tiene banco questi giorni e che ha già visto anche la presa di posizione del Cda aziendale dopo le parole del Polo Progressista e di Sinistra, è l’ex assessore al Bilancio Pierlio Baratta. "Le eredità scomode, che l’attuale amministrazione ha ereditato, sono ’fossili’ che risalgono al passato. La verità la dicono i bilanci, è una e una sola – aggiunge – Le difficoltà sono maturate perché quella gestione fu del tutto inefficiente, le aziende funzionano quando i ricavi superano i costi e funzionano quando vengono utilizzati processi di produzione. Vuoi problemi contingenti e quindi non governabili legati ai flussi dell’acqua, ma prevalentemente vuoi amministrazioni che non hanno avuto capacità manageriali: l’azienda va alla velocità di chi la guida. L’attuale presidente, Gelati, è invece un manager di comprovata esperienza e viene da aziende che hanno un loro background. Ci sono stati nel tempo problemi da affrontare, un amministratore è stato spostato e i revisori hanno ben lavorato. Ma oltre questi aspetti, da un punto di vista prettamente gestionale, l’amministrazione Gelati rispetto a quella precedente è nettamente migliorata". E incalza: "Sembra quasi una serie tv di Netflix, quelli del Polo proprio non ce la fanno a contenersi e dopo la ’performance Cermec’ eccoli avventurarsi in un’altra giravolta – conclude Baratta – I compagni del Polo dimenticano o fingono di non ricordare come si sia creato il presunto buco di Evam. Dovrebbero sapere che è stato scavato, non solo nel senso metaforico, dalle amministrazioni che si sono susseguite dal 2002 al 2018. Che dovettero già allora capitalizzare costi immateriali, prassi già adottata per IMM con la rianimazione di un marchio dal valore inesistente (creando artefattamente un inutile scavo visibile a tutt oggi sotto la sede dello stabilimento e tutelato come archeologia industriale) per mascherare perdite".
Intanto Baratta, che a fine maggio scorso è stato nominato nel Comitato di indirizzo della Zls Toscana, fa il punto sugli obiettivi da traguardare e sulle ricette per il rilancio del territorio. "Che non è affatto un’area repressa, anzi abbiamo l’occasione di risaltarne la strategicità – spiega – Queste zone speciali rappresentano ’hub’ di raccordo tra la mobilità in rotaia, il trasporto merci via mare e quello via gomme. Il governo nel 2024 ha dato loro importanza finanziandole. E non è un caso che colossi come Baker Hughes e TISG ci abbiano scelto per il loro sviluppo. E’ questa strategicità che metto al centro nella mia missione e che perseguirò in futuro". Il 27 giugno, inoltre, Baratta sarà insieme al sindaco Francesco Persiani e all’onorevole Andrea Barabotti – e altri grandi nomi come quello del professor Sergio Menchini dell’UniPi – al Convegno nazionale sulla cessione dei crediti inesigibili di La Spezia.
I.C.C.