MANUELA ORSINI MERANI
Cronaca

I due volti contrapposti del mercato

Il trasloco in via Roma continua a dividere: c’è chi ha raddoppiato il lavoro e chi ha visto crollare gli incassi

Luciana Mosti, commerciante di capi di abbigliamento per l’infanzia, è tra i contrari alla collocazione in via Roma

Luciana Mosti, commerciante di capi di abbigliamento per l’infanzia, è tra i contrari alla collocazione in via Roma

Continua a creare malumore lo spostamento del mercato settimanale a Massa per i disagi rilevati dall’opposizione degli ambulanti. Tra di loro ci sono molti che continuano a non vedere di buon occhio la scelta dell’amministrazione comunale di spostare le bancarelle dal centro in Viale Roma e chi registra lati positivi. Due scuole di pensiero che denunciano pro e contro. Davide Bernardini titolare della rosticceria Da Gino afferma di aver visto raddoppiare il lavoro e di conseguenza ha assunto nuovo personale. "Quando eravamo in Piazza Aranci i residenti non erano contenti di sentire di mattina il rumore dei generatori. Abbiamo tolto un po’ di caos dal centro, infatti quando passavano le ambulanze erano bloccate per il traffico e non riuscivano a passare. Ne ho visti tanti di episodi come questo, con tempi di attesa di 20 minuti. Viale Europa era tutto intasato, mentre in viale Roma la viabilità è migliore."

Ricorda che in origine quando il mercato era in viale Roma e poi è stato trasferito in centro, gli ambulanti avevano consegnato 40/50 licenze. Da 190 banchi sono passati a circa 145. A suo dire non manca l’ affluenza, ma a causa della crisi le persone sono spinte a comprare generi di prima necessità a dispetto di altri settori. Ancora dal settore enogastronomico, (salumi e formaggi) Bruno Palagi e la figlia Elena: "Anche per noi il lavoro è raddoppiato ed è più comodo, qui abbiamo gli allacci delle colonnine di elettrificazione e non dobbiamo usare i generatori che creano confusione e inquinano. C’è più passaggio di gente che si sposta da Quercioli, oltre i residenti di Viale Roma. Si lavora di più, in centro invece era un mercato morto. Per i servizi ci sono i bar." La vede da una prospettiva diversa il titolare di Mana Manà calzature che mette in luce la loro proposta: "Era meglio prima, ma era necessario studiare un assetto dei banchi con più criterio, tutto più accorpato perché mancavano tanti banchi in centro." Anche lui sta valutando di riconsegnare o meno la licenza.

"Tutti i mercati sono calati come incassi, – rimarca – ma portare quello di Massa fuori dal centro diventa un problema perché viene a mancare la clientela dei residenti e dei lavoratori che uscivano dagli uffici per una pausa." Anche Luciana Mosti che commercia abbigliamento per l’infanzia è dello stesso avviso come altri. Sottolinea che le loro ripetute e numerose segnalazioni non hanno trovato nessun riscontro nell’amministrazione comunale: "A causa di questo spostamento gli incassi sono crollati fino al 90%, è venuta a mancare tutta quella fetta di clientela che transitava in centro. Qui è più scomodo e presenta tanti aspetti negativi, zero servizi igienici per operatori e clienti, condizioni di lavoro indecorose, spazi angusti e impraticabili. Si paga anche l’ombra della tenda del banco, è solo una rimessa. Ormai sta diventando un mercato peggiore di quello di Avenza." Quello che chiedono è una soluzione efficace per far lavorare tutti.