
Volontari dell’associazione “Un cuore un mondo” con la famiglia di Matteo
Ci sono storie che, purtroppo, non hanno un lieto fine ma lasciano comunque un ricordo positivo indelebile per l’umanità e la professionalità di chi davvero ci mette anima e cuore per aiutare l’altro. E’ così la storia del piccolo Matteo e della sua famiglia, ricordata sui social dall’Associazione ’Un Cuore un Mondo’. Nonostante i numeri da record nella cura di casi impossibili all’Ospedale del Cuore, della Fondazione Monasterio, riuscire a fare un “miracolo” purtroppo non sempre è possibile. Ma l’impegno e la professionalità profusi in ogni singolo passaggio, l’umanità dimostrata restano e lasciano il segno, perché fanno capire che è stato davvero fatto di tutto. Il piccolo Matteo non ce l’ha fatta ma nei giorni scorsi la sua famiglia è tornata a visitare l’Ospedale del Cuore e la casa di accoglienza gestita dall’associazione Un Cuore un Mondo. Un anno dopo.
"Carmen e la sua famiglia, che sono stati ospitati nella casina l’anno scorso, sono tornati a trovarci insieme a tante famiglie conosciute durante la sua permanenza qui – scrive l’associazione –. Arrivata in estate all’ultimo mese di gravidanza, Carmen è entrata subito nei cuori delle nostre volontarie e anche delle persone che ha conosciuto in casina. È rimasta alloggiata da noi per molto tempo perché il percorso del piccolo Matteo è stato lungo e con un epilogo difficile da comprendere. Ma la festa che Carmen ha organizzato insieme a noi, per il ricordo della nascita di Matteo, è stata di una forza immensa. Ci ha sorpreso con un magnifico regalo: un quadro con dentro le foto dei bambini e famiglie che ha conosciuto nei mesi di condivisione in casina insieme ad una lettera". Lettera che la mamma ha permesso all’associazione di diffondere e che riprendiamo.
"Oggi è un anno da quando sono diventata mamma del mio terzo figlio, Matteo! Un figlio tanto desiderato, però una cardiopatia congenita complessa gli è stata diagnosticata quando io ero alla diciannovesima settimana di gravidanza. Da lì la disperazione e i soliti consigli da parte di chi, forse, non ha mai provato (per fortuna) quel sentimento di impotenza. Non è stato facile però ho trovato il miglior ospedale a cui potessi rivolgermi: l’Ospedale del Cuore di Massa! Sono stata accolta dall’Associazione Un Cuore Un Mondo e subito mi sono sentita a casa. Le ragazze sono state un punto di riferimento per me, le altre famiglie sono diventate subito amiche e compagne di viaggio in questa disperata lotta… Quando è nato Matteo è stato immediatamente portato in terapia intensiva neonatale. La mia è stata una storia triste perché Matteo è volato via, però resta la consapevolezza che sia stato amato, curato e coccolato. Oggi, ad un anno dalla nascita di Matteo, voglio ringraziare ancora una volta voi, l’associazione Un Cuore un Mondo e la Fondazione Monasterio, per me siete casa. Matteo resta nei sorrisi di tutti i bimbi che hanno combattuto e vinto, resta nei ricordi delle volontarie e di tutti coloro che ci hanno conosciuto. Quando rimani nei ricordi non muori mai!". L’associazione ringrazia Carmen per il dono e le parole, per un ricordo che dimostra la forza di una famiglia e la professionalità di un’eccellenza: "Grazie Carmen, grazie a tutte le famiglie che hanno partecipato: Matteo è sempre con noi, tutti i giorni. Queste giornate ci danno la forza per continuare nella nostra missione, accogliere e sostenere ogni famiglia che incontriamo".