REDAZIONE MASSA CARRARA

Fiori bianchi sul feretro di Frasca: "Ora Eugenio è nelle mani di Dio". Strazio per l’addio al centauro

Folla composta di amici e parenti al funerale del motociclista morto all’alba di martedì a Marina di Massa. Toccante omelia di don Raffaello Piagentini: "Anche la morte fa parte di noi cristiani. Ci riguarda tutti".

L’ultimo saluto lo ha ricevuto dai concittadini di Gragnana, che ieri pomeriggio, intorno alle 15, hanno partecipato alle esequie di Eugenio Frasca, il motociclista milanese ma con radici a Carrara, che ha perso la vita all’alba di martedì in un tragico incidente a Marina di Massa.

Lacrime e volti segnati dalla commozione, alla chiesa del borgo dove si sono raccolti tanti amici, parenti e semplici conoscenti. Al passaggio della bara coperta di fiori bianchi, inevitabilmente un pensiero è andato alla figlia di 10 anni che il giovane padre ha lasciato. Don Raffaello Piagentini, parroco di Gragnana, ha sottolineato il valore della vita precisando che anche "la morte fa parte di noi cristiani, una liturgia che ci riguarda tutti, anche Cristo – ha detto don Raffaello – durante la toccante omelia nella chiesetta del borgo – Si tratta di un passaggio crudele per noi cristiani, ma è un passaggio, da questa vita a una che non finisce. Cristo è risorto vincendo la morte. Ora Eugenio è nelle mani di Dio, colui che non lascia i propri figli a soffrire. E’ il Dio dei viventi, noi siamo suoi figli, eredi della sua bontà e gentilezza".

Non si danno pace familiari e amici del ristoratore 48enne, che gestiva un locale – la pizzeria Il Volo, a poca distanza dall’aeroporto di Bresso – a Cinisello Balsamo, dove ormai risiedeva stabilmente. Un locale amatissimo dalla clientela, che sapeva di trovare nel menù i piatti della tradizione apuana: ogni volta era un piccolo viaggio nella terra d’origine. Sconvolto anche il sindaco della cittadina nel Milanese, che non ha fatto mancare le sue condoglianze alla famiglia di Eugenio Frasca.

Che tornava nella sua Carrara e sul litorale apuano con grande regolarità, il lungomare che martedì all’alba stava percorrendo lo conosceva benissimo. Ma lo ha percorso un’ultima tragica volta. Non si era fermato all’alt intimato dai carabinieri del Radiomobile di Viareggio all’altezza del pontile di Forte dei Marmi, accelerando bruscamente: i militari sono subito partiti all’inseguimento per circa 7 chilometri, fino a quando forse per un malore Eugenio Frasca ha perso il controllo della sua potente moto scura, finendo contro alcuni pali stradali in arresto cardiaco. I militari hanno subito praticato manovre salvavita in attesa dei soccorsi, poi la corsa in ospedale dove i sanitari hanno constatato il decesso dopo un ultimo disperato tentativo di salvare la vita del motociclista. Al vaglio della Polizia stradale, cui sono state affidate le indagini, le immagini delle molte telecamere posizionate lungo il tragitto percorso durante la folle corsa. Resta lo sgomento per una tragedia simile, improvvisa e inspiegabile. Dopo la cerimonia funebre a Gragnana, ora la salma di Eugenio Frasca sarà cremata.

I.C.C.