MAURIZIO MUNDA
Cronaca

Il pericolo corre sulle due ruote. Ciclisti sempre più indisciplinati. Sono un rischio per sé e per gli altri

La denuncia di alcuni residenti del litorale sull’uso selvaggio. Non si fermano ai semafori, passano con il rosso, vanno contro senso. .

A Marina si lamenta l’uso incivile delle biciclette: troppe persone non rispettano semafori e cartelli stradali

A Marina si lamenta l’uso incivile delle biciclette: troppe persone non rispettano semafori e cartelli stradali

I semafori ancora esistenti sul territorio comunale svolgono sempre la loro funzione o sono stati superati dalla inciviltà dilagante? Da anni le rotonde li hanno sostituiti un po’ dappertutto, con riflessi positivi sulla viabilità, ma a Marina ci sono un paio di semafori che nonostante tutto resistono al trascorrere del tempo, anche se in tanti non li rispettano più.

E a non osservare più il temuto rosso sono le due ruote a pedali, proprio quelle biciclette che dopo i pedoni sono gli utenti più vulnerabili della strada, ma che stanno diventando arroganti, mettendo a rischio la propria e altrui incolumità. All’incrocio tra le vie Cavallotti e Parma, nel corso di un ciclo di rosso si possono contare più biciclette, a volte anche con bambini a bordo, che non attendono il verde. Proprio quel semaforo che oltre una decina di anni fa l’amministrazione comunale voleva sopprimere sostituendolo con una rotonda che era già stata tracciata per terra con vernice rossa, ma che in zona qualcuno era riuscito a bloccare.

In giro per Marina le biciclette ignorano anche i sensi unici: via Bassagrande, via dei Mille, viale Vespucci sono i preferiti per trasgredire pericolosamente e impunemente. Per non parlare che sono troppi i ciclisti che di sera non usano i dispositivi luminosi. E poi c’è il semaforo tra i viali Colombo e Galilei che quasi tutti i ciclisti con bicicletta da corsa e completino sportivo, ignorano per non mettere il piede a terra. Comportamenti pericolosi ma non sanzionati (la polizia municipale non comunica il numero di infrazioni contestate) che potrebbero causare incidenti con conseguenze gravi.

Maurizio Munda