FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Pilomat ancora inattivi: "Troppi furgoni nella ztl e sfrecciano pure i rider"

Ratti (Caffè Roma): "Questa tipologia di consegna non è nella nostra tradizione. La storia è fatta dalle famiglie che in bici tornano a casa con pizza o cena".

Tra i tanti malumori espressi dai commercianti anche la presenza dei troppi rider in tutto il paese

Tra i tanti malumori espressi dai commercianti anche la presenza dei troppi rider in tutto il paese

Serpeggia ancora malumore tra gli esercenti del centro. E non solo per gli stabilimenti balneari divenuti ormai realtà all-inclusive, ma anche per un caos incontrollato per le strade. Con l’annoso problema dei ciclisti nelle strade pedonali e dei furgoni dei consegnatari che entrano nell’apu per scaricare la merce a tutte le ore: quest’ultima situazione sarebbe stata risolta quest’estate dai previsti pilomat a delimitare la cintura del centro. Sono stati predisposti gli scavi e i siti ma l’impianto dei paletti automatici ancora non è stato attivato (pare per le difficoltà di consentire l’accesso ai mezzi di soccorso). In tutto questo ecco anche il boom del delivery con il moltiplicarsi di giovani rider che dalle 18 iniziano a sfrecciare pure sui marciapiedi. "A tutto c’è un limite – protesta Massimo Ratti del Caffè Roma che ha esternato il suo malumore sui social e che abbiamo interpellato sull’argomento – invece abbiamo rider che sbucano da ogni angolo del paese in scooter o bici in un viavai continuo in mezzo alla gente che passeggia. Qualcuno l’ho pure visto a torso nudo. A tutto c’è un limite e non solo di rispetto civico e delle regole stradali ma, soprattutto, delle nostre tradizioni. A Forte dei Marmi c’è sempre stata la consuetudine da parte delle famiglie storiche che da generazioni hanno la villa di uscire a piedi o in bici e prendersi le focaccine da Orlando oppure da Valè; così come resta caratteristica l’Ape delle consegne a domicilio dei Parmigiani o il packaging dei Biagi. Vedere personaggi come i Moratti o altre dinastie illustri in giro con il sacchetto di questo o quel negozio è una romantica cartolina di promozione delle nostre attività ed è nel dna dell’offerta locale. Io stesso da ragazzino portavo le spese a casa ed è parte del trascorso di molti fortemarmini. Così come ancora oggi preparo pizze da asporto ma a persone che inforcano la bici e tornano a casa. Invece – conclude – il moltiplicarsi dei rider non fa parte della nostra cultura e, se comprendo la velocità del servizio, ne perdiamo in termini di immagine, sicurezza stradale e di tradizione".

Francesca Navari