
Ieri mattina la cerimonia (Foto Pasquali)
Suggestivo evento ieri mattina a Fivizzano presso il Museo di San Giovanni in occasione dell’incoronazione del Marzocco. E’ rappresentato da un leone accosciato e coronato, che regge con la zampa destra lo scudo con il giglio di Firenze: era l’emblema della Repubblica fiorentina. Nel 1478, con la ’Dedizione’ alla Repubblica fiorentina, a Fivizzano venne issata l’insegna di Firenze nella piazzetta prospicente il Municipio, che poi prese il nome di piazza del Marzocco. L’evento ha avuto inizio alle 10.30 con interventi su significato e origini del Marzocco e sui secolari rapporti di collaborazione fra Fivizzano e la città del Giglio. Sono intervenuti; Gianluigi Giannetti Sindaco di Fivizzano, Letizia Perini assessore allo Sport e Tradizioni Popolari del Comune di Firenze, Claudio Bini presidente della Società di S. Giovanni di Fiorenze, Paolo Penko Maestro Orafo creatore della Corona del Marzocco di Firenze e di Fivizzano, inoltre Samuele Lastrucci direttore del Museo dei Medici di Firenze, Claudio Casini storico dell’arte. A coordinare i lavori Francesco Leonardi, direttore della Biblioteca Civica E. Gerini di Fivizzano. Il corteo preceduto dalle chiarine e dagli alfieri di Firenze in costume rinascimentale, ha fatto spazio al Magnifico Capitano delle Guardie e al Priore di Fivizzano accompagnati da sbandieratori e tamburini del Gruppo Storico locale. Due ancelle trasportavano la preziosa corona, posta dal Capitano delle Guardie sul capo del Marzocco. "Un momento solenne che rinsalda il rapporto fra Fivizzano e Firenze - ha detto il sindaco Gianluigi Giannetti - e che ci riporta indietro di secoli, ricordandoci le nostre origini e indicandoci la strada per il futuro".
Intanto entra nel vivo il conto alla rovescia: stasera il gran finale della ’Disfida degli Arcieri di Terra e Corte’ in piazza Medicea, in piena atmosfera medievale. L’evento rievoca la gara di tiro con l’arco avvenuta nel 1572 tra gli arcieri della ’Terra’ e quelli della ’Corte’. La singolare gara viene preceduta dalla sfilata in corteo del Gruppo Storico con sbandieratori, arcieri, chiarine, tamburini e dame, tutti in costumi del Cinquecento. Il gran finale stasera alle 21 in piazza Medicea dove 5 arcieri per ogni squadra: sfida all’ultima freccia.
Roberto Oligeri