REDAZIONE MASSA CARRARA

Il destino di Villa Massoni. Apuamater: "Niente operazioni mercantili. Resti in mano pubblica"

Nuovo appello per lo storico immobile che andrà all’asta il 15 ottobre "Si poteva evitare che cadesse a pezzi e finisse in un caso giudiziario. Ora la politica si muova davvero e consegni il complesso ai massesi".

"Villa Massoni deve rimanere in mano pubblica, in modo che la città possa giovarsi della struttura sia architettonica come del parco adiacente ed evitando operazioni mercantili a favore di privati, i cui interessi non potranno di certo coincidere con quelli dei cittadini". Lo afferma con forza l’associazione Apuamater presieduta da Enzo Menconi in merito al destino della villa che sta per giungere all’epilogo. "Si poteva evitare – si chiede Apuamater – che la storica villa, dopo decenni di un degrado progressivo che era sotto gli occhi di tutti, cadesse a pezzi e finisse al centro di un caso giudiziario che continua ad alimentare le cronache dei giornali? Certo che si sarebbe potuto. Se la serie infinita delle amministrazioni, di sinistra e, oggi, di destra, avessero voluto prendere coscienza di un problema che la proprietà (i Casonato, ndr), con i soli mezzi di cui disponeva, non poteva essere in grado in risolvere". Quello dell’associazione è un atto d’accusa a una classe politica definita "inadeguata, priva di visione e incapace di gestire la complessità di un problema che, in realtà, riguarda tutti i cittadini".

Ma l’affondo è più ampio. "Peraltro – continua l’associazione – di queste ’inadempienze’ Massa può sciorinare un elenco non indifferente: dal fallimento (col Piuss) del recupero filologico del Pomerio Ducale, al mancato restauro di Casa Landi, ultimo residuo della Massa Picta Albericiana, ai pasticci compiuti con la fontana di fronte al pontile, ai ruderi del Borgo Ducale. Con questo pedigree Massa ambirebbe davvero ad avere un ruolo nella cultura nazionale?".

Tornando a Villa Massoni, che andrà all’asta il 15 ottobre, Apuamater afferma che il "re è nudo. Si tratta di vedere ora se la ’tragedia’ alla quale stiamo assistendo ha lo scopo (neppure troppo celato) di far acquisire la villa e il complesso di sua pertinenza a qualche amico ’privato’, disposto ad acquisirla a prezzo di svendita; di capire se le pubbliche amministrazioni abbiano intenzione (ma non se ne ha alcuna evidenza) di esercitare il loro diritto di prelazione, oppure se – come sembra di scorgere dagli ultimi accadimenti – vi sia una disponibilità di alcuni enti a farsi avanti e assumere un ruolo attivo nella vicenda. A questo punto, però, si dovrà anche avere chiaro cosa fare, di una villa così bella e importante, in una città che manca di tutto, non ultimo un museo civico, non ultima una pinacoteca, non ultima una sede per convegni e manifestazioni di livello elevato. Apuamater chiede che, in un rigurgito di orgoglio e di amore per la città, tutta la classe politica guardi in modo esclusivo al bene comune adoperandosi per trovare le risorse economiche necessarie e per progettare un recupero che ponga finalmente il complesso della Villa Massoni nella disponibilità piena, totale ed esclusiva della cittadinanza massese con finalità culturali, ricreative e sociali".