
Bisognerà attendere la fine del mese per il via all’intervento di rimozione della Guang Rong
Slitta presumibilmente a fine mese l’avvio dei lavori di rimozione della Guang Rong, la nave cargo incagliata al pontile di Marina di Massa dal 28 gennaio scorso. Nell’ultima riunione tecnica della scorsa settimana con gli enti coinvolti nelle operazioni e i tecnici che si occuperanno dell’intervento, sono state presentate osservazioni e integrazioni al progetto. In questi giorni si sta procedendo a riformulare il piano che poi dovrà ripassare dal tavolo tecnico con le autorità e gli enti preposti per la ’vidimazione’. Facile prevedere che si andrà a fine mese o al più tardi ai primi di ottobre per dare veramente inizio alle operazioni.
Intanto si attendono i risultati delle analisi di Arpat sulle 500 tonnellate di scaglie finite in mare che potrebbero essere entrate a contatto con gli oli sversati durante il naufragio. Dalle prime indiscrezioni sembra che questo pericolo sia scongiurato ma è bene attendere i risultati. L’operazione di recupero, com’è noto, prevede che prima dovrà essere rimossa una parte del carico per consentire che la nave torni in linea di galleggiamento. Poi ci sarà un rimorchiatore che porterà via la Guang Rong: non si sa ancora se sarà riparata o smaltita.
Anche il carico sarà portato via, in banchina a Marina di Carrara. Arpat sarà coinvolta nelle operazioni di rimozione dei detriti: effettuerà dei campionamenti per capore la sua eventiale compatibilità con le destinazioni finali. Se il materiale sarà giudicato idoneo, infatti, potrà tornare nella disponibilità del proprietario e, forse, finire là dove era diretto, a Genova, dove avrebbe dovuto contribuire alla realizzazione di una diga foranea del porto. Se invece non sarà idoneo, se saranno rilevate tracce di oli o idrocarburi, la stessa proprietà dovrà occuparsi del suo smaltimento.