
Una giornata dedicata alla solidarietà nello splendido locale in Sardegna. A organizzarla la nonna di un bimbo che è stato salvato dai medici dell’Opa.
Aisha, la scimmietta blu mascotte di Monasterio sbarca in Sardegna e conquista Valledoria. Un’intera giornata in musica, tra giochi e sorrisi che Monica Polotti, direttrice della Locanda del Mare, ha deciso di organizzare per Monasterio. Nato da un gesto di riconoscenza verso l’Ospedale del Cuore, l’evento ha celebrato quest’anno la sua seconda edizione coinvolgendo numerose famiglie e abitanti dei paesi vicini.
Il viaggio che conduce Monasterio in Sardegna inizia nel 2022 quando Giulia, una giovane donna in attesa del suo primo figlio, arriva all’Opa per una sospetta cardiopatia congenita del bambino. Quel piccolino è Cesare, il nipotino di Monica, che nascerà proprio nell’Area Nascita per essere sottoposto, a distanza di pochi mesi tra loro, un dovuto intervento che gli salverà la vita. Nasce così un legame profondo tra Monasterio e la famiglia che, colma di riconoscenza, coglie ogni occasione per sostenere i progetti dell’Opa, per il battesimo del piccolino, mamma Giulia e papà Andrea hanno organizzato una raccolta fondi da devovolvere all’Ospedale del Cuore e nel giugno 2024 nonna Monica ha organizzato nel suo albergo a Valledoria, in Sardegna, la prima edizione della Locanda del Cuore registrando una partecipazione eccezionale e raccogliendo un’importante somma totalmente devoluta a Monasterio. Cesare e la sua famiglia diventano protagonisti della campagna 5x1000 di Monasterio e grandi supporter della Squadra del Cuore.
La mascotte Aisha è sempre ospite d’onore dei loro momenti speciali e quest’anno l’appuntamento a Valledoria si è ripetuto animando la locanda. La dottoressa Sabrina Costa, specializzata nella diagnosi cardiologica ecocardiografica prenatale, ha illustrato l’attività dell’Area Nascita Integrata dell’ospedale. "Io devo molto all’Opa - spiega Monica, la nonna di Cesare - e ho deciso di diventare sostenitrice per restituire una piccola parte di ciò che ho ricevuto". "Il Pregnancy heart team - spiega la dottoressa Sabrina Costa - prende in carico la gravidanza ad alto rischio e alto rischio avanzato. La storia di Giulia e Andrea e del piccolo Cesare si inserisce all’interno di questa attività. Un cammino difficile: dalla diagnosi di una anomalia cardiaca ad un intervento cardiochirurgico e ad una genza de ospedaliera. Ma, alla fine del percorso, tanti sorrisi e Cesare, il più forte di tutti, atteso, curato, amato e felice".
(Nella foto Costa con la nonna Monica)