
Il comitato contro le dichiarazioni di Programma Ambiente Apuane: "Vogliono arrivare a 98 metri di altezza? Uno smacco per la politica"
"Nessuna autorizzazione ad ulteriori rifiuti". Il Comitato per la chiusura della discarica di ex Cava Fornace interviene dopo le dichiarazioni di Programma Ambiente Apuane con socio di maggioranza Alia spa: "Viene comunicata la volontà di proseguire l’iter autorizzativo per riempire la discarica fino a 98 metri di altezza e di voler richiedere le autorizzazioni ad ulteriori tipologie di rifiuti. Se fosse vero saremmo in presenza di uno smacco alla cittadinanza e ai sindaci di Montignoso, Pietrasanta e Forte dei Marmi e alla Regione".
"La cosa – proseguono – più preoccupante è il loro silenzio poiché all’indomani del 6 maggio avevano gridato alla chiusura immediata: stando alle dichiarazioni il gestore si troverebbe a gestire di nuovo la discarica come se nulla fosse accaduto quel 6 maggio 2024, con tutte le conseguenze ambientali occorse fra cui gli sversamenti di percolato nella Fossa Fiorentina e nel Lago di Porta e lo sversamento tuttora in corso del percolato nella pubblica fognatura con smaltimento nell’inidoneo depuratore del Lavello del comune di Massa".
La posizione del comitato è chiara: "Il procedimento autorizzativo deve essere respinto perché il progetto presentato dal gestore non è più attuale o archiviato per abbondante superamento dei termini in quanto non si è mai visto concedere così tante proroghe in un procedimento ambientale. Gli unici progetti giustificabili sono finalizzati alla gestione post operativa della discarica e alla sua messa in sicurezza, bonifica e rinaturalizzazione. Dal 6 maggio 2024 all’eternità la discarica non dovrà ricevere nemmeno un grammo di ulteriori rifiuti perché si aggraverebbe una situazione già seriamente compromessa. Progetti diversi verranno contrastati dal Comitato con ogni mezzo e in ogni sede. A leggere le dichiarazioni del gestore visto la proroga concessa il percorso verso la chiusura è tutt’altro che avviato e la politica deve prendersi le sue responsabilità. Non è accettabile che Alia non ci ascolti".