
Il primo incarico per l’assegnazione era andato deserto. Iniziata la fase operativa con il mondo universitario e imprenditoriale.
E’ il Consorzio Zona Industriale Apuana il soggetto gestore del Distretto tecnologico regionale Marmo e pietre ornamentali. Un lungo percorso iniziato nel 2024 e che si è concluso ufficialmente all’inizio di giugno, andando quasi a completare il cerchio dei distretti regionali. Prima di andare avanti, vale la pena fare un passo indietro per spiegare meglio di cosa stiamo parlando. L’anno scorso infatti è stato avviato il percorso di creazione degli 11 distretti tecnologici regionali, definendo anche funzioni e compiti degli stessi. Fra questi, appunto, quello del marmo e pietre ornamentali. In pratica dovrebbero essere soggetti che svolgono azioni di raccordo tra il sistema delle imprese e il sistema del trasferimento tecnologico, rappresentato dagli Organismi di ricerca, nella elaborazione e realizzazione di azioni di promozione e divulgazione delle tecnologie orientate alla transizione digitale e ambientale.
Cosa possono fare i distretti? Elaborare proposte strategiche e operative, organizzare eventi di promozione e valorizzazione per le attività di trasferimento delle tecnologie, partecipare ad analoghe organizzazioni europee o nazionali. La governance di ciascun distretto è composta da tre organismi: Comitato di indirizzo, presidente e soggetto gestore. Per il marmo, il presidente era stato individuato a gennaio in Giuliano D’Angiolo, manager della Campolonghi, così come era stato costituito il comitato di indirizzo.
Mancava il soggetto gestore: il primo bando per l’individuazione era rimasto deserto perché, a quanto pare, non c’erano soggetti gestori così come definiti nel bando. Si era aperta una seconda fase, quindi, che si è conclusa a giugno individuando nel Consorzio Zia l’ente il soggetto gestore del Distretto e quest’ultimo è così diventato operativo, con la prima riunione del Comitato di indirizzo di cui fanno parte, oltre al presidente, in qualità di rappresentanti del sistema della ricerca, i professori Emanuele Intrieri (Università di Firenze), Paolo Conti (Università di Siena), Alessandro Poggio (dell’IMIT di Lucca) e Marco Lezzerini (Università di Pisa), unitamente ai rappresentanti del sistema delle imprese, Federica Guadagni, Agostino Pocai e Alessandra Rigolini (per Confindustria Toscana), Pietro Garibaldo Boiardi (per CNA Toscana), Michele Monfroni (per Confartigianato Toscana) e Susanna Bianchi (per Legacoop Toscana).
La prima riunione è servita a nominare il vice presidente del Comitato, Pietro Garibaldo Boiardi. Infine, il Comitato ha provveduto a programmare le proprie attività future in vista dei prossimi appuntamenti regionali collegati alle funzioni del Distretto e, quindi, alle possibili azioni di raccordo tra il sistema delle imprese del lapideo e il sistema della ricerca e del trasferimento tecnologico, attività, queste, che dovranno essere finalizzate all’elaborazione e alla realizzazione di processi di promozione e divulgazione delle nuove tecnologie del settore.
"Avviamo le nostre attività – ha dichiarato il presidente D’Angiolo –. Ci aspetta ora, con il supporto del Consorzio Zia, un grande lavoro da fare sul tema dell’innovazione nei settori dell’escavazione e della lavorazione del marmo e della pietra ornamentale, un lavoro, sono certo, che, anche grazie alla presenza del mondo universitario interno al Distretto, sapremo svolgere al meglio e con la dovuta competenza e professionalità".