
Gli esperti che hanno dialogato col pubblico sul tema giovani e smartphone
Grande successo di presenze per la presentazione del libro ‘La scatola magica’ di Fabio Celi, che si è svolta nei giorni all’asilo nido Koala di Bonascola. Una metafora per raccontare la dipendenza di giovani e giovanissimi da telefonini e anche tablet, per approfondire il tema e invertire il prima possibile questo trend che rischia di danneggiare le giovani generazioni, ormai legate a doppio filo alle telecomunicazioni di ultima generazione.
L’iniziativa è stata sostenuta dal polo Zerosei, dal Comune di Carrara, dall’istituto comprensivo Fossola Gentili, dall’Anspi di Bonascola, dalle ‘Donne del The’ Anspi e dalla Fondazione Bordigoni – Ca. Dopo il saluto della dirigente scolastica Silvestra Vinciguerra, Mirella Cocchi dell’Anspi ha letto un brano del libro di Celi scelto dalla professoressa Luciana Ambrosini. Sono poi intervenuti Mirca Fruzzetti, Maira Giovannini.
Celi ha fatto osservare quanto sia sbagliato per i genitori lasciare i bambini soli con il cellulare, ma ha aggiunto che anche i genitori sono lasciati soli in questa emergenza. Nel suo intervento l’assessore alla Cultura Gea Dazzi, ha detto che anche con gli adolescenti occorre limitare l’uso degli strumenti elettronici e che nella scuola si deve far capire che col cellulare si può lavorare, ma che è necessario ritagliarsi momenti di ascolto perché si rischia anche di perdere la relazione umana.
Francesca Menconi, presidente della commissione Pari opportunità del Comune di Carrara ha detto che la scatola magica può essere la gabbia invisibile nella quale si rinchiudono i minori che vivono in un ambiente violento, ma che si tratta di un’illusione perché il loro sentire è comunque intenso.
A conclusione Cocchi ha ringraziato le maestre intervenute e gli studenti e le studentesse della scuola Dazzi che hanno accompagnato gli interventi con un virtuoso intermezzo musicale diretto dal maestro di strumento Luca Venturi. Alla giornata ha partecipato anche Riccardo Pecchia, presidente della fondazione Bordigoni. Una riflessione sul mondo dei giovani e della tecnologia, con la volontà di approfondire particolarmente il rapporto dei giovani con il telefono e il rapporto tra di loro.