ELEONORA PRAYER
Cronaca

Il mondo della scuola: "Investiamo in tecnologia tutelando però la salute"

All’Itc Piaggia avviato un percorso con l’Asl sulla cultura del benessere. Bacherotti, docente di informatica: "Hai il mondo in tasca se ne fai buon uso".

Annalisa Bacherotti insegna informatica al liceo scientifico Barsanti e Matteucci di Viareggio

Annalisa Bacherotti insegna informatica al liceo scientifico Barsanti e Matteucci di Viareggio

L’uso eccessivo dello smartphone è un problema che riguarda sempre più giovani, talvolta con conseguenze negative sulla loro salute fisica e mentale. Dopo il caso del quindicenne torinese finito al pronto soccorso in crisi di astinenza da cellulare, perché i genitori gliene hanno proibito l’utilizzo, si torna a parlare di adolescenti e uso ossessivo delle tecnologie e lo facciamo con Rossana Pacini, dirigente del Piaggia, una delle scuole più tecnologiche della Versilia. "Investiamo molto sulla tecnologia – dice la preside – perché ci crediamo. È uno strumento non un fine e in quanto tale non si deve demonizzare perché dipende dall’uso che se ne fa. Quest’anno abbiamo insistito tanto anche con i corsi di formazione sull’Intelligenza Artificiale, perché è necessario che gli insegnanti rimangano sempre al passo con ciò che ci circonda. L’uso dei cellulari a scuola è proibito se non per scopi didattici. In ogni aula – spiega la Pacini - ci sono apposite tasche dove gli studenti devono riporre i telefonini che riprenderanno a fine mattina. Ma non c’è continuazione a casa, perché – si sa - i genitori mettono il figlio di due anni davanti all’ Ipad per stare tranquilli. Eppure ci sono già molti studi che parlano degli effetti dannosi che porta l’uso eccessivo di questi smartphone: dall’isolamento sociale ai disturbi dell’attenzione. Con Asl abbiamo fatto un progetto sulla cultura del benessere, che poi è diventato un corso di formazione per i docenti e gli studenti delle quinte, proprio sul fatto dello stare bene con se stessi e con gli altri, in un mondo dove siamo sempre collegati ad internet. Inoltre abbiamo fatto in diverse classi prevenzione al cyberbullismo con gli psicologi di Kaleidos".

"Nell’ora di educazione civica ho trattato proprio l’argomento della dipendenza da cellulari – commenta Annalisa Bacherotti, docente di informatica al Barsanti e Matteucci -. Il cellulare anche il più economico, è un computer potentissimo. Non tanto per la connessione a internet, ma per il suo sistema operativo: i ragazzi si trovano in tasca ogni giorno dei computer portatili maneggevoli che sostituiscono anche la macchina fotografica, quindi i motivi per portarlo sempre dietro sono tantissimi, oltre alla funzione base che è quella di essere reperibili. Tutto questo ha delle conseguenze – sottolinea la professoressa - mentre prima per essere raggiungibile dovevi effettuare la chiamata, adesso gli strumenti principali sono i messaggi sui social. I genitori stessi comunicano con i figli per mezzo di questi software, che hanno delle caratteristiche di fascino: la notifica, il suono, quindi è naturale che i ragazzi siano attirati dal consultare questi mezzi. Il meccanismo della notifica è di compensazione, è un meccanismo che rilassa, dà felicità. Non parlo da medico perché non lo sono, parlo da semplice utente che si rende conto che lo smartphone rende accessibile un mondo intero anche senza uscire da casa. La cosa che crea maggiore dipendenza però sono i giochi, anche quelli più semplici, perché per salire nella classifica devi dedicarci tempo. Una volta che ci si disconnette per un motivo o per l’altro si genera un meccanismo di astinenza. E questo vale indipendentemente dall’età. Ma qual è il vantaggio dell’uso dei telefonini? Intanto – dice Annalisa Bacherotti - hai il mondo in tasca, intere enciclopedie, le mappe e quindi ci sono anche meno pericoli di perdersi. È uno strumento di conoscenza: gli studenti usano classroom e non tutti hanno la possibilità di acquistare un pc, ma col cellulare si possono collegare e approfondire gli argomenti che i docenti caricano su queste piattaforme, o fare ricerche su vari siti. Quindi – conclude - se il cellulare è utilizzato col fine corretto, le potenzialità di conoscenza si moltiplicano e tutto è accessibile".

Eleonora Prayer