
Davide Biggi ex studente del Nautico Fiorillo ha girato i mari di mezzo mondo
Carrara, 7 giugno 2025 – Si chiama Davide Biggi l’ex studente del Nautico Fiorillo che ha girato i mari di mezzo mondo come comandante. Una vera e propria passione che lo lega a doppio filo con il mare, e che lo ha portato alla guida di un super yacht da 28 metri di un miliardario portoghese. Si tratta di un Sd 96 della San Lorenzo realizzato lo scorso anno che vale 20 milioni di euro. Davide (35 anni) in questi giorni è stato nella sua ex scuola per incontrare gli studenti. Prima di questo yacht extra lusso Davide ha guidato gli yacht di Christophe Navarre, già presidente e ceo di Moët & Hennessy e di Louis Vuitton. Davide è figlio d’arte, il padre come lui è un comandante e dopo aver comandato le barche dell’avvocato Gianni Agnelli, dei Cinzano e di altri magnati continua a solcare i mari all’età di 69 anni.

“Sono nato in mare, il mare ti chiama. È una vocazione – racconta Davide – Mi sono diplomato al Fiorillo nel 2010 con la vecchia qualifica di tecnico del mare. L’inverno studiavo e l’estate facevo le stagioni sui mega yacht. Poi mi sono trasferito in Inghilterra per studiare l’inglese, ma è il francese che mi ha aperto grandi strade. Il mio primo comando l’ho avuto a 27 anni su uno yacht da 38 metri di un imprenditore italiano, poi sono arrivati comandi più importanti come per Vincent Cristophe Navarre. Da un paio d’anni sono passato a un importante armatore che vuole solo comandanti italiani. Gli armatori vedono ancora la marineria italiana come la migliore al mondo - va avanti Davide - è questo è un grande orgoglio, è un valore rilevante. È la mia terza esperienza sul My Signe San Lorenzo, l’ultima è durata quattro mesi e siamo andati al sud dei Caraibi nel periodo invernale. La cosa che mi ha impressionato è stata l’acqua delle Bahamas, il mare ha la più alta concentrazione di acqua turchese che abbia mai visto. La navigazione è stata molto impegnativa perché l’oceano non è il Mediterraneo. È tutto completamente diverso, correnti, venti e maree sono differenti, è stata un’esperienza forgiante per il mio ruolo di capitano che andrà sul mio upgrade curriculare”. Come riesce a conciliare la vita lavorativa con quella privata?
“È molto difficile per chi sta a casa, sono cresciuto con un padre imbarcato - conclude Davide -, e so cosa vuol dire la lontananza. Ho una compagna da sei anni e quando siamo assieme facciamo una vita bellissima, ma il mare mi chiama. Quando sono con lei se andiamo al ristorante ne scegliamo uno sul mare, il mare se lo hai dentro ti chiama”.