
Licciana Nardi, domani le celebrazioni alla presenza del vescovo Vaccari. La famiglia Maffei ’regista’ di un progetto che ha salvato e rilanciato il paese.
Una festa che è una celebrazione di comunità. Trent’anni di storia di cooperazione all’insegna del coraggio e della concretezza che hanno permesso di salvare dall’abbandono un borgo storico e di valorizzare alcune produzioni locali che altrimenti sarebbero andate perdute, creando preziose opportunità di lavoro. L’agriturismo Montagna Verde di Apella, a Licciana Nardi, domani celebra questo compleanno con un momento di confronto per guardare al futuro. Fondato nel 1995 nel contesto del progetto della Cooperativa agricola Montagna Verde - associata a Confcooperative Toscana Nord - è diventato nel tempo un importante punto di riferimento per il turismo. Così Apella dove nacquero i due eroi del Risorgimento Biagio e Anacarsi Nardi, continua a vivere. Appuntamento domani alle 10.30. Saranno presenti il vescovo diocesano Mario Vaccari, monsignor Marino Navalesi, vicario generale, autorità civili e rappresentanti delle istituzioni locali. Intervengono i soci della cooperativa e i rappresentanti di Confcooperative Toscana Nord, Coldiretti Massa Carrara, Distretto Rurale della Lunigiana, e altre associazioni di categoria. Segue la proiezione del fotoracconto “30 anni di Montagna Verde”. Alle 12 tavola rotonda su “Agricoltura e comunità rigenerative: nuove visioni per lo sviluppo rurale e la promozione del territorio”. Poi lo scoprimento di una targa commemorativa. Questa ricorrenza è l’occasione per ripercorrere una storia e guardare al domani, ricordando il coraggio della visione e l’impegno instancabile di Mario Maffei, presidente e fondatore della cooperativa, anima del progetto sin dall’inizio. "Montagna Verde è un progetto anticipatore del modello vincente della cooperativa di comunità, un’intuizione decisiva per rivitalizzare e creare opportunità di sviluppo alla aree interne", sottolinea Massimiliano Buonocore, vicepresidente di Confcooperative Toscana Nord. "Questi trent’anni rappresentano una storia familiare e collettiva - spiega Barbara Maffei, figlia del fondatore mancato nel novembre scorso - Mio padre ha dedicato tutta la sua vita alla rinascita di Apella e alla promozione della Lunigiana. Dopo la sua improvvisa scomparsa, ho scelto con mio fratello Luca e mia mamma Carla di continuare con determinazione e lucidità il cammino che aveva tracciato, con la stessa passione e visione". L’obiettivo di Barbara, Luca e Carla resta "mantenere viva la comunità, rafforzare i legami con il territorio e costruire un’economia rurale che sia sostenibile e condivisa". "La nostra bella storia - prosegue Barbara - è anche il frutto di un lavoro di squadra con un gruppo di aziende che sono socie storiche, come La Vigna di Manolo Luchini e l’Azienda Agricola di Giancarlo Boschetti, ma anche con tanti altri operatori locali: dalla cooperazione con Sigeric -Servizi per il turismo alla collaborazione con produttori d’eccellenza come Podere Fedespina e i soci dell’Associazione OTL - Operatori Turistici della Lunigiana. Montagna Verde "è, e vuole restare, una casa aperta, un luogo di incontro tra persone, sapori e storie che fanno grande la nostra Lunigiana". "Siamo partiti nei primi anni Duemila dalla casa di famiglia di mio padre, poi sono state sistemate altre tre case padronali, oggi mettiamo a disposizione nel borgo un’ospitalità diffusa di cinquanta posti letto", racconta Apella è un borgo vivo. Sono attivi la mieleria, il mulino a pietra dove vengono macinate le castagne e il mais antico “ottofile”, un locale per il confezionamento, un laboratorio agricolo polifunzionale e quattro essiccatoi per le castagne. C’è anche una sorta di Ecomuseo Diffuso che ha in Casa Nardi il baricentro, ma che vede nel Museo della Canapa e della lana un altro spazio importante per la valorizzazione delle tradizioni artigianali.