ROBERTO OLIGERI
Cronaca

Compleanno di comunità. Borgo di Apella in festa per ’Montagna Verde’ che compie trent’anni

Licciana Nardi, domani le celebrazioni alla presenza del vescovo Vaccari. La famiglia Maffei ’regista’ di un progetto che ha salvato e rilanciato il paese.

Licciana Nardi, domani le celebrazioni alla presenza del vescovo Vaccari. La famiglia Maffei ’regista’ di un progetto che ha salvato e rilanciato il paese.

Licciana Nardi, domani le celebrazioni alla presenza del vescovo Vaccari. La famiglia Maffei ’regista’ di un progetto che ha salvato e rilanciato il paese.

Una festa che è una celebrazione di comunità. Trent’anni di storia di cooperazione all’insegna del coraggio e della concretezza che hanno permesso di salvare dall’abbandono un borgo storico e di valorizzare alcune produzioni locali che altrimenti sarebbero andate perdute, creando preziose opportunità di lavoro. L’agriturismo Montagna Verde di Apella, a Licciana Nardi, domani celebra questo compleanno con un momento di confronto per guardare al futuro. Fondato nel 1995 nel contesto del progetto della Cooperativa agricola Montagna Verde - associata a Confcooperative Toscana Nord - è diventato nel tempo un importante punto di riferimento per il turismo. Così Apella dove nacquero i due eroi del Risorgimento Biagio e Anacarsi Nardi, continua a vivere. Appuntamento domani alle 10.30. Saranno presenti il vescovo diocesano Mario Vaccari, monsignor Marino Navalesi, vicario generale, autorità civili e rappresentanti delle istituzioni locali. Intervengono i soci della cooperativa e i rappresentanti di Confcooperative Toscana Nord, Coldiretti Massa Carrara, Distretto Rurale della Lunigiana, e altre associazioni di categoria. Segue la proiezione del fotoracconto “30 anni di Montagna Verde”. Alle 12 tavola rotonda su “Agricoltura e comunità rigenerative: nuove visioni per lo sviluppo rurale e la promozione del territorio”. Poi lo scoprimento di una targa commemorativa. Questa ricorrenza è l’occasione per ripercorrere una storia e guardare al domani, ricordando il coraggio della visione e l’impegno instancabile di Mario Maffei, presidente e fondatore della cooperativa, anima del progetto sin dall’inizio. "Montagna Verde è un progetto anticipatore del modello vincente della cooperativa di comunità, un’intuizione decisiva per rivitalizzare e creare opportunità di sviluppo alla aree interne", sottolinea Massimiliano Buonocore, vicepresidente di Confcooperative Toscana Nord. "Questi trent’anni rappresentano una storia familiare e collettiva - spiega Barbara Maffei, figlia del fondatore mancato nel novembre scorso - Mio padre ha dedicato tutta la sua vita alla rinascita di Apella e alla promozione della Lunigiana. Dopo la sua improvvisa scomparsa, ho scelto con mio fratello Luca e mia mamma Carla di continuare con determinazione e lucidità il cammino che aveva tracciato, con la stessa passione e visione". L’obiettivo di Barbara, Luca e Carla resta "mantenere viva la comunità, rafforzare i legami con il territorio e costruire un’economia rurale che sia sostenibile e condivisa". "La nostra bella storia - prosegue Barbara - è anche il frutto di un lavoro di squadra con un gruppo di aziende che sono socie storiche, come La Vigna di Manolo Luchini e l’Azienda Agricola di Giancarlo Boschetti, ma anche con tanti altri operatori locali: dalla cooperazione con Sigeric -Servizi per il turismo alla collaborazione con produttori d’eccellenza come Podere Fedespina e i soci dell’Associazione OTL - Operatori Turistici della Lunigiana. Montagna Verde "è, e vuole restare, una casa aperta, un luogo di incontro tra persone, sapori e storie che fanno grande la nostra Lunigiana". "Siamo partiti nei primi anni Duemila dalla casa di famiglia di mio padre, poi sono state sistemate altre tre case padronali, oggi mettiamo a disposizione nel borgo un’ospitalità diffusa di cinquanta posti letto", racconta Apella è un borgo vivo. Sono attivi la mieleria, il mulino a pietra dove vengono macinate le castagne e il mais antico “ottofile”, un locale per il confezionamento, un laboratorio agricolo polifunzionale e quattro essiccatoi per le castagne. C’è anche una sorta di Ecomuseo Diffuso che ha in Casa Nardi il baricentro, ma che vede nel Museo della Canapa e della lana un altro spazio importante per la valorizzazione delle tradizioni artigianali.