
Le mamme si lamentano della mancanza del servizio
Cinque bambini senza scuolabus perché manca la fermata alla scuola Eugenio Chiesa. A denunciare il disservizio sono altrettante mamme, che lamentano di non riuscire a portare i loro figli al doposcuola. In sostanza si tratterebbe di portare i cinque alunni della primaria Chiesa al doposcuola dell’istituto paritario Finelli. Un tragitto di neppure 500 metri, ma per il settore servizi educativi e scolastici del Comune di Carrara "non può essere effettuato per attività ulteriori a quelle che vengono effettuate in orario scolastico e, soprattutto, verso soggetti/servizi privati quale è, nel caso concreto, la Fondazione Finelli ed il servizio doposcuola erogato". E poi c’è il caso della mamma a cui gli stessi servizi avrebbero risposto che non sarebbe stato possibile riportare suo figlio a casa con lo scuolabus perché la sua residenza, via Fossone Basso, sarebbe troppo distante, proponendole come alternativa di far scendere il bambino a casa di qualche amico o parente a Fossone.
"Nei mesi scorsi abbiamo preso contatto con il Comune di Carrara per chiedere la possibilità di istituire una tappa aggiuntiva dello scuolabus presso la scuola Eugenio Chiesa - spiegano le mamme al nostro giornale -, con destinazione la già esistente fermata alla scuola dell’infanzia Finelli. Purtroppo, ci è stato riferito che non è possibile accogliere la nostra richiesta in quanto si tratterebbe di un’istanza considerata ‘privata’ e perché le corse comunali degli autobus risultano già organizzate, non permettendo l’inserimento di una nuova tappa, ovvero solo la scuola Eugenio Chiesa perché in effetti al Finelli già esiste".
"Ma il punto centrale è un altro - vanno avanti le cinque mamme -, è profondamente sbagliato e controproducente trincerarsi dietro il concetto di ‘tratta autorizzata’ quando si parla di un servizio scolastico che dovrebbe rispondere in primo luogo alle esigenze dei bambini e delle famiglie. Un approccio moderno e costruttivo deve riconoscere che le tratte si modificano e si rimodellano in funzione della realtà sociale e scolastica del momento. Se, per esempio, per un intero triennio scolastico nessun bambino abitasse a Carrara centro, avrebbe senso mantenere una fermata fissa in quella zona a vuoto? Ovviamente no. Il buon senso e la logica vorrebbero che il servizio segua la domanda e non il contrario". Queste mamme chiedono più flessibilità e un "Comune vicino ai suoi cittadini e realmente utile al tessuto sociale che amministra".
"La nostra non è una richiesta isolata o pretestuosa, ma un’esigenza condivisa, concreta e già appoggiata anche dalla scuola - concludono -. Confidiamo vivamente che questa riflessione possa portare a un ripensamento, o quantomeno a una valutazione più aperta e disponibile al dialogo. Ci auguriamo che il Comune voglia cogliere questa opportunità per migliorare un servizio fondamentale come il trasporto scolastico".
Alessandra Poggi