NATALINO BENACCI
Cronaca

C’è ’Vicky’ al centro giovanile: "Obiettivo l’alleanza educativa"

Pontremoli, l’iniziativa al via è ormai un appuntamento fisso per le famiglie del territorio

Pontremoli, l’iniziativa al via è ormai un appuntamento fisso per le famiglie del territorio

Pontremoli, l’iniziativa al via è ormai un appuntamento fisso per le famiglie del territorio

Ogni settembre, il Centro Giovanile di Pontremoli si trasforma in un universo di giochi, sorrisi e crescita con Vicky, l’evento educativo-ricreativo che da 38 anni accompagna bambini e ragazzi in una settimana indimenticabile. Nato nel 1988, Vicky è diventato un appuntamento fisso per le famiglie pontremolesi. Il suo segreto? La gratuità, la semplicità e il gioco. Come ogni anno è iniziata la settimana di giochi, preghiera e condivisione, organizzata per tutti i bambini e ragazzi del Centro giovanile Monsignor Sismondo. Sono sempre di più i ragazzi che arrivano anche da fuori Pontremoli. Un evento creato dal Centro grazie a giovani ’ex allievi’ per ragazzini più piccoli, rimandando esami e ferie. I ’tutor’ dello staff escono di casa il primo giorno e tornano l’ultimo: in cambio solo la felicità per aver contribuito alla crescita dei partecipanti offrendo l’opportunità di stare insieme col sorriso sempre stampato in faccia.

"Un’esperienza davvero stimolante ed educativa - dice la responsabile della kermesse, Martina Romiti - che contribuisce a offrire alla comunità un serio contributo nella formazione dei giovani e che ogni anno registra un successo straordinario". Il Centro giovanile è nato con don Giuseppe Rizzi, poi dal 1990 è toccato don Pietro Pratolongo coordinare l’attività, ma c’è passata tanta gente che ha lavorato gratuitamente per organizzare la manifestazione. Ora ci sono numerosi educatori che organizzano questa gioiosa kermesse di fine estate per consentire ai ragazzi di salutare il periodo estivo e riavvicinarsi al tempo dello studio a scuola. "Il punto forte è raggiungere un’alleanza educativa che coinvolga scuola, famiglia attività sportive e la comunità cristiana - sottolinea don Pietro che è anche parroco di San Colombano e preside del Liceo Vescovile - perché in questo modo si possono offrire ai ragazzi momenti di svago e di crescita. Insegnare a convivere crea la società del futuro quanto meno più serena, altrimenti nascono solo conflitti".

Originale la formula che vede gli ex bambini che sono diventati educatori e che quindi conoscono molto bene le dinamiche dell’attività. Il copione di Vicky segue schemi molto collaudati. Ogni giornata si apre alle 10 con ritrovo nei locali del Centro Giovanile dove si svolgono preghiere e canti. Poi i ragazzi iniziano a giocare. Dopo il pranzo collettivo al sacco, eseguono i compiti seguiti da insegnanti volontarie, poi si tuffano nelle gare: la caccia al tesoro, l’attività teatrale e le olimpiadi e altre ’new entry’. Il ’Cerchio della Gioia’, momento conclusivo, è condiviso con i genitori. Vicky non è solo un evento: è un’esperienza che lascia il segno.

Natalino Bencci