
Proteste per il proliferare della muffa sulle pareti di una casa popolare
Carrara, 5 agosto 2025 – “Viviamo in mezzo a muffa e umidità e siamo stanchi di essere trattati così”. Lo sfogo arriva da Martina Santi, residente in via Casalina a Bonascola insieme al marito e ai loro figli in un alloggio Erp, al primo piano del palazzo. La donna aveva contattato il giornale già lo scorso inverno, lamentando una situazione in cui la famiglia è quotidianamente costretta a combattere con le pareti di casa, alle prese con umidità spaventosa e muffa in diverse stanze. La famiglia è in affitto da alcuni anni all’interno dell’alloggio di Bonascola e in passato aveva anche fatto richiesta per un cambio alloggio, proprio a causa dei forti problemi di umidità, non più disposta a vivere all’interno di quell’appartamento. Numerosi appelli e richieste di aiuto erano poi culminati in alcuni sopralluoghi svolti in passato dai tecnici di Erp e Asl.

“Provo vergogna a far venire persone dentro casa mia - aveva raccontato alcuni mesi fa Martina Santi - perché l’aspetto delle pareti è vergognoso (nella foto). Da tempo segnalo queste criticità e ogni volta mi sento dire di usare prodotti antimuffa, varichina e tenere le finestre aperte. Sono tutte azioni che svolgo normalmente, ma non cambia nulla. L’ambiente non è sano per viverci e ho dei figli piccoli”.
Della situazione era stato informato anche il Comune, che lo scorso inverno aveva fatto sapere alla donna di aver chiesto a Erp dettagli sui sopralluoghi. Tra i controlli fatti, il 20 novembre 2024 Asl aveva mandato alcuni tecnici, confermando la presenza di umidità e muffa e rilevandone l’80 per cento nel salotto e l’85 per cento nelle camere, stabilendo l’insalubrità dell’alloggio. Gli uffici di Erp nel frattempo avevano aperto una pratica dopo un controllo dei tecnici, effettuando ulteriori sopralluoghi approfonditi all’interno dell’abitazione di via Casalina. “Dopo il vostro articolo - spiega - sono venuti a fare il sopralluogo i tecnici di Erp. Hanno fatto una relazione sulla situazione della casa ma, come sempre, continuano a dire che si tratta di condensa. La risposta di Erp è stata di contattare il Comune. Mi hanno risposto che loro si avvalgono della relazione Erp e non di quella dell’Asl. Io sono veramente stanca di essere trattata così, costretta a continuare a buttare via oggetti e vestiti a causa dell’umidità”.