
Le ’Creative’ con al centro Lina Ceccarelli, ideatrice del progetto
Da undici anni si incontrano per confezionare capi di abbigliamento e ora hanno deciso di mostrarli in pubblico. Sabato alle 21,15 alla parrocchia di Santa Maria Mediatrice della Covetta andrà in scena la sfilata di moda ‘Un filo dopo l’altro’ realizzata dalle ‘Creative’. Si tratta del debutto della collezione di un gruppo di dieci donne (Letizia Micheli, Valentina Fantoni, Sabrina Guidelli, Lorella Nista, Virginia Paita, Siria Guadagni, Gianna Eufrate, Stefania Pasquini, Betty Babboni, Cristina Vatteroni) con la passione per il cucito che da 11 anni si incontrano in parrocchia per realizzare capi di abbigliamento. A fare da modelle saranno le stesse sarte. Tanta emozione ma anche la voglia di mettersi in gioco e mostrare il frutto delle loro fatiche: tutte loro lavorano e hanno una famiglia ma riescono a trovare il tempo per condividere questa passione. Abiti eleganti, completi giacca e pantalone, blazer, cappotti, coprispalle, borse, cappelli, abiti da sposa.
Una vera e propria sartoria amatoriale che produce abiti degni dell’alta moda, tutti rigorosamente fatti a mano e con tessuti di pregio. Il laboratorio sartoriale è nato grazie a Lina Ceccarelli, una sarta esperta di 89 anni che frequenta la parrocchia e che ha insegnato alle ‘Creative’ i segreti del mestiere, anche se in realtà da 11 anni continua a dare loro consigli con lezioni settimanali. Gli abiti non sono in vendita, ma saranno mostrati al pubblico durante la sfilata di sabato sera, ad ingresso gratuito. Non solo una sartoria però, queste dieci donne hanno dato vita ad un gruppo di amiche che si incontrano diverse volte la settimana per condividere la loro passione per il cucito, spesso anche fino a tarda sera. Chi taglia, chi cuce, chi disegna: senza rivalità e con grande spirito creativo. Del gruppo fa parte anche Elsa Appoloni, anche se lei all’ago e filo e preferisce il canto. In occasione del debutto della collezione le sarte hanno allestito nella sala conferenze della Santissima Annunziata un vero e proprio défilé con tanto di tappetto passerella con ai due lati le sedie per il pubblico, che sperano sia delle grandi occasioni. Una scenografia molto elaborata che le creative hanno realizzato interamente da sole e con l’aiuto di Elsa. La sfilata vuole essere un tributo alla maestra Ceccarelli, che unisce questo gruppo di donne con la passione per la sartoria. Per confezionare gli abiti usano qualsiasi genere di stoffa, a volte anche di riciclo come nel caso delle tende per arredamento o per le lenzuola di lino o canapa della nonna. Ma molto più spesso si usano tessuti raffinati come organza, damasco, senza tralasciare i particolari come gli accessori, anche questi confezionati a mano. Parliamo di borse, cappelli o coprispalle da abbinare ad ogni abito, alcuni realizzati con la tecnica dell’uncinetto. A fare un po’ da supervisore al gruppo troviamo Letizia Micheli, ma ognuna di loro lavora all’unisono per creare capi originali e di pregio, che farebbero un figurone in una qualsiasi boutique di moda.