"Via i cavalli dalla città". Animalisti all’attacco dopo il caso del petardo a Lucca

L’episodio accaduto a Mario con la carrozza ha suscitato molte reazioni: "Un mezzo di trasporto anacronistico, pensiamo al benessere dell’animale"

La carrozza divelta

La carrozza divelta

Lucca, 4 gennaio 2024 – All’indomani dell’incidente di piazza Napoleone che ha avuto per protagonista involontario Mario, il cavallo della carrozza di Marika Iavarone, è polemica sull’utilizzo stesso dei cavalli. L’animale si era spaventato a morte per un petardo esploso sotto i suoi zoccoli e aveva cominciato a correre trascinando il calesse contro un’auto in sosta e poi contro una panchina. Nessuno si è fortunatamente ferito e anche il cavallo sta bene, mentre Marika si è presa una pausa di silenzio, dopo lo choc.

“Vogliamo stimolare una riflessione – scrive Lucca per l’ Ambiente – sull’opportunità che un mezzo di trasporto del genere frequenti le nostre strade. Ci domandiamo quanto sia pericoloso per l’incolumità delle persone e dei cavalli Mario e Luigi questa presenza che potrebbe mettere a rischio anche la vita di ignari passanti di ogni età".

“I cavalli – sottolinea Sonny Richichi, presidente di IHP (Italian Horse Protection) – non devono stare a tirare carrozze in città. Lo diciamo da sempre e l’episodio accaduto a Lucca è l’ennesima dimostrazione del fatto che abbiamo ragione. I cavalli, per le loro caratteristiche etologiche, non dovrebbero stare a tirare carrozze in città per il divertimento degli esseri umani, è una forma di sfruttamento anacronistica che non tiene in alcuna considerazione le loro esigenze primarie. I cavalli in natura sono prede: perciò al segnale di pericolo mettono in atto la loro reazione naturale che è la fuga. E fuggono con tutta la veemenza di animali grossi e potenti. Per fortuna questa volta è andata bene e nessuno si è fatto male".

“Oltre alla questione del benessere animale – scrive Chiara Testi referente LAV di Lucca – occorre anche sottolineare che l’uso dei cavalli come mezzi di trasporto urbani appare oggi del tutto inappropriato, nell’era dei veicoli elettrici e dell’innovazione tecnologica, ove la sostenibilità ambientale e il rispetto per il benessere degli animali sono valori percepiti, dai più, come sempre più importanti. Utilizzare i cavalli per il trasporto cittadino è un anacronismo che va contro questi principi fondamentali e soprattutto contro ogni logica. Alcuni potrebbero forse obiettare che la rimozione delle carrozze trainate a cavallo potrebbe causare la perdita di posti di lavoro. Ma questo non può giustificare la perpetuazione di un’attività che arreca danni agli animali e che soprattutto appare contraria ai valori di una società moderna e compassionevole".