LAURA SARTINI
Cronaca

Sicurezza in città, Difendere Lucca: “Bene i controlli, ma non basta”

Il tema, dopo i vari episodi di violenza, continua a rimanere al centro del dibattito politico cittadino. Il movimento chiede un intervento del governo: “Immigrazione fuori controllo, serve cambio radicale”

Il tema della sicurezza, dopo i vari episodi di violenza, continua a rimanere al centro del dibattito politico cittadino

Il tema della sicurezza, dopo i vari episodi di violenza, continua a rimanere al centro del dibattito politico cittadino

Lucca, 28 luglio 2025 – L’estensione dei turni della Polizia Municipale, recentemente attuata dall’amministrazione comunale, è un passo nella giusta direzione, ma da sola non basta. È questo, in sintesi, il messaggio lanciato dal movimento Difendere Lucca, componente della maggioranza che sostiene la giunta Pardini, in una nota diffusa nelle ultime ore. Secondo il movimento, la questione sicurezza in città presenta modalità diverse – dalle risse tra giovani nei fine settimana nel centro storico, ai bivacchi molesti in alcune zone come San Paolino, Piazza del Carmine e gli orti di via Santa Chiara, fino alle aggressioni ai danni di cittadini – ma avrebbe un comune denominatore: la cattiva gestione del fenomeno migratorio.

Difendere Lucca riconosce che una maggiore presenza delle forze dell’ordine, come nel caso di piazza San Michele, possa avere un effetto deterrente, ma sottolinea come tale misura risulti insufficiente per episodi più isolati e difficili da prevenire, come l’aggressione recentemente avvenuta in via del Fosso. Il movimento attribuisce la situazione attuale a una “politica dei porti aperti” portata avanti negli ultimi anni, che avrebbe favorito, a loro avviso, l’ingresso incontrollato di persone prive di prospettive di integrazione, con ricadute dirette anche su Lucca.

“La questione della sicurezza nella nostra città non si può più ridurre a una mera ed errata percezione da parte dei cittadini. Dobbiamo prendere consapevolezza che serve un deciso cambio di passo che affronti il problema alla radice. Questo cambio di passo però – concludono – non può farlo il nostro Comune bensì chi ha il potere e il dovere di farlo. Come Difendere Lucca chiediamo pubblicamente al nostro sindaco che si faccia promotore nelle sedi opportune, anche insieme ad altri primi cittadini, di azioni di sensibilizzazione verso il governo nazionale, in controtendenza con quanto finora fatto e a fronte del nuovo decreto flussi”.