REDAZIONE LUCCA

Si celebra l’Invenzione. Prima occasione per vedere il restauro

Sabato la ricorrenza del giorno in cui si ritiene che la Santa Croce sia stata trovata da Elena madre dell’imperatore Costantino.

Un momento della conferenza stampa di ieri per fare il punto sul restauro della Santa Croce

Un momento della conferenza stampa di ieri per fare il punto sul restauro della Santa Croce

Si celebra dopodomani, 3 maggio, la festa dell’"Invenzione della Santa Croce", il giorno in cui si ritiene che la Santa Croce sia stata trovata da Elena madre dell’imperatore Costantino. Per questa festa, nota come "la Santa Croce di maggio", nella chiesa cattedrale di San Martino ci saranno le lodi alle ore 9,30 e la santa messa alle ore 10 presieduta dal canonico monsignor Emilio Citti. Essendo sabato ci sarà anche la messa vespertina della vigilia, celebrata da monsignor Mauro Lucchesi.

Sarà l’occasione di vedere l’interno del laboratorio di restauro del Volto Santo, ovviamente non durante gli orari delle celebrazioni, dunque dalle ore 11 alle 18 circa. Guardando invece agli interventi in corso nel tempietto che dovrà tornare a custodire il Volto Santo è quasi ultimata la pulitura delle superfici lapidee. Attualmente si sta procedendo anche a quella dei lacerti di pittura murale scoperti durante la movimentazione del Crocifisso sulla parete interna della cappella del Civitali che facevano sfondo alla venerata immagine. "Grazie all’intervento in corso l’antica pittura è ora leggibile con le sue partiture geometrizzanti, ispirate ai decori dei tessuti, e le accese cromie. Ancora in corso di studio, questa inedita testimonianza pittorica è applicata a una struttura muraria di conci lapidei, sicuramente preesistente alla costruzione dell’attuale cappella, ed è verosimilmente da intendere come unico resto della precedente cappella del Volto Santo. Tracce della decorazione pittorica rinascimentale voluta dal Civitali all’interno della cappella – è stato evidenziato nella conferenza stampa – potrebbero risultare da alcuni lacerti pittorici rinvenuti sul tamburo e sulla parte bassa della volta, grazie ad alcuni saggi sotto lo strato più recente di pittura, effettuati durante l’attuale intervento".

Intanto in preparazione del ritorno del Volto Santo nel Tempietto è stata ultimata la pulitura della colomba argentea, che ha rivelato la data 1817 e la firma dell’orafo, dei lampadari d’argento pendenti nel Tempietto e degli angeli di bronzo del Passaglia. Inoltre, in funzione della prossima ricollocazione del Cristo sulla croce, è in corso di realizzazione un sistema di sostegno progettato per rendere più stabile l’unione tra Crocifisso e croce in rinforzo dei perni originali, che saranno mantenuti nella loro integrità. Anche la futura sistemazione degli ornamenti del Volto Santo, tipica delle giornate del 3 maggio (Invenzione della Santa Croce) e 13-14 settembre (Esaltazione della Santa Croce) avverrà con un sistema in grado di salvaguardare il Crocifisso e la croce senza causare lesioni alla materia di legno appena restaurata.

Alla fine oltre alla colorazione diversa, ma scelta nel segno di quella originale che è ben visibile in molti dipinti e pubblicazioni di varie epoche, anche molte altre parti del simulacro e del tempietto daranno un’immagine viva, forte, anche inaspettata a cominciare, per esempio, dalla lucentezza degli occhi.

Sicuramente è stata una acquisizione inaspettata ma importante quanto emerso nel tempietto del Civitali durante le operazioni preliminari alla movimentazione del Volto Santo, quando si è resa necessaria la rimozione del fondale di legno rivestito di stoffa che faceva da sfondo al Volto Santo. Questa operazione aveva rivelato la parete retrostante, costituita da una struttura muraria a conci lapidei, ben diversa dalle pareti marmoree del Civitali. Sulla parete di sfondo al Volto Santo era emersa una pittura murale frammentaria "con un partito decorativo aniconico a losanghe, girali vegetali e ruote che fiancheggiano una croce color ocra. Si tratta di un assetto finora sconosciuto e inaspettato del tempietto e dell’allestimento del Volto Santo, che per caratteristiche formali e materiali appare precedente il sacello di Matteo Civitali edificato tra 1482 e 1484".

Paolo Mandoli