REDAZIONE LUCCA

"Ressa in foto. Ma nessuno ha chiesto scusa"

LUCCA "Che tristezza e che impressione vedere una mischia tipo Sei Nazioni di rugby per essere immortalati nel taglio del nastro...

LUCCA "Che tristezza e che impressione vedere una mischia tipo Sei Nazioni di rugby per essere immortalati nel taglio del nastro...

LUCCA "Che tristezza e che impressione vedere una mischia tipo Sei Nazioni di rugby per essere immortalati nel taglio del nastro...

LUCCA"Che tristezza e che impressione vedere una mischia tipo Sei Nazioni di rugby per essere immortalati nel taglio del nastro della nuova scuola Paladini, nell’ex Convento S.Nicolao. C’erano tutti, compreso Giani e molti candidati alle Regionali se ho visto bene, solo della sinistra". E’ una voce fuori dal coro quella del capogruppo di FdI in consiglio regionale, Vittorio Fantozzi, rispetto all’entusiasmo per il ritorno in aula degli studenti del Paladini.

"Una presenza fuori luogo, per una situazione che avrebbe richiesto maggiore sobrietà – mette il dito nella piaga Fantozi – e un diffuso rispetto per chi, per colpa della Provincia a trazione PD, ha dovuto fare per sette anni lezione nei container, oltretutto con le promesse, rinnovate ogni anno, di lavori celeri. Per questi ragazzi e per le loro famiglie, le scuse dovevano essere le uniche parole pronunciate , da chi sgomitava per entrare nella foto. Scuse sincere con cui si faceva ammenda nei loro confronti per la propria incapacità nell’imporre tempi celeri e certi e per avere promesso, specialmente in concomitanza con le consultazioni elettorali, per vari anni che quello in corso sarebbe stato l’ultimo. Tutte promesse inutili, che, purtroppo hanno penalizzato la vita di tanti giovani lucchesi e dei loro insegnanti".

"All’adunanza da parate del Pd la domanda è questa: dove eravate quando gli studenti del Paladini studiavano nei container, con il freddo d’inverno e il caldo torrido d’estate? In quei momenti nessuno vi ha mai visti e oggi vi picchiate per una foto – evidenzia l’esponente di FdI candidato alle elezioni regionali –. Gli unici che dovevano tagliare quel nastro sono stati i ragazzi che hanno conosciuto la didattica italiana dentro un container, mentre la politica doveva fare 100 passi indietro, tacere e saper chiedere scusa".